Si va al processo. I due ex giocatori dell’Acr Messina, Carmine Critella e Clemente Crisci, hanno scelto di non chiudere la partita davanti al giudice per le indagini preliminari, optando per un rito alternativo, ma hanno scelto il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio per violenza sessuale. Se la vedranno quindi in aula con l’Accusa, che ritiene la denuncia contro di loro fondata, e con il legale della giovanissima messinese che ha raccontato di essere stata abusata durante un dopo cena in casa di uno dei due, l’avvocato Domenico Andrè.
Saranno quindi i giudici del Tribunale, alla fine del processo, a stabilire se sono responsabili o meno. Il dibattimento comincerà il prossimo 18 maggio, data fissata oggi dal Gup Valeria Curatola che ha chiuso il vaglio preliminare ritenendo le accuse meritevoli di approfondimento, e li ha rinviati a giudizio come chiesto la Procura.
Sul tavolo c’è il reato, contestato ad uno di loro, di aver costretto la ragazzina ad un rapporto orale, impedendole di uscire, mentre l’altro la palpeggiava.
A far scattare l’inchiesta sono stati i genitori della giovane, che hanno notato il suo strano comportamento e l’hanno convinta ad aprirsi. La famiglia si è affidata al legale Andrè per la denuncia, e ad uno specialista per l’assistenza psicologica della ragazza. I fatti risalgono al periodo in cui i due, uno del casertano l’altro napoletano, militavano nella compagine messinese di serie D, la stagione 2020/2021, ed erano beniamini del pubblico, lei aveva soltanto 14 anni.