Scadono oggi, alle 14 i termini di presentazione delle domande per partecipare al nuovo bando indetto dalla Prefettura di Messina per l’individuazione di un ente gestore e di un posto per l’accoglienza dei migranti. Le domande di partecipazione al bando potevano essere presentate entro le 14 di oggi. Attualmente, l’associazione temporanea di impresa che ha vinto il bando di Novembre – con capofila la Sines Hospes insieme a La Cascina Global Server e Sol.Co –operava in regime di proroga, essendo il bando effettivo scaduto il 31 dicembre 2013. Nell’indire il nuovo bando la Prefettura ha aggiunto una novità: si richiede agli stessi partecipanti di suggerire una struttura dove possano essere ospitati i migranti. Una clausola difficile, dal momento che non sono prese in considerazione le strutture alberghiere. Ci si domanda in che modo, una ditta privata, potrà riuscire là dove Comune e Curia hanno fallito: nel proporre, ovvero, alternative valide al palazzetto sportivo prima e al campo da baseball poi messi a disposizione dall’Università di Messina. Le ipotesi di Palazzo Zanca e della Curia – effettuate soprattutto attraverso la Caritas di Messina – sono state, infatti, sistematicamente bocciate da Questura e Prefettura, principalmente per motivi di gestione e sicurezza.
Questo il testo del comunicato della Prefettura: La Prefettura di Messina intende espletare un’indagine conoscitiva fra gli Enti pubblici nonché di mercato nell’ambito del privato-sociale per l’individuazione di strutture idonee ad accogliere temporaneamente cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, in attesa di inserimento nei centri governativi ovvero nel circuito SPRAR.In relazione ad una o più strutture da individuare in esito alla ricerca promossa da questa Prefettura per il reperimento in provincia di idonea sistemazione, si precisa che la stessa struttura – preferibilmente non alberghiera – sarà selezionata nell’ambito del privato-sociale, preferibilmente tra soggetti con comprovata esperienza in ambito SPRAR o in progetti di accoglienza similari destinati ai richiedenti protezione internazionale e dovrà avere una capienza media di 20/50 persone e comunque non superiore a 100. Dovrà essere specificata l'ubicazione, la descrizione dell'immobile e la relativa capienza. E' necessario altresì dichiarare, nei modi di legge, che la struttura: è legittima sotto il profilo urbanistico edilizio, di agibilità ed ha destinazione d'uso conforme;è rispondente alla normativa vigente in materia di conformità impiantistica (L. 46/90 e successive modifiche) nonché alle prescrizioni in materia di prevenzione incendi previste dalla vigente normativa;è in possesso della prescritta autorizzazione sanitaria. Con riferimento all’attività di gestione si precisa che dovrà essere assicurato, altresì, agli ospiti (per un numero di persone in relazione alla struttura o alle strutture che saranno individuate), oltre all’alloggio, il vitto (rispettoso dei principi e delle abitudini alimentari), l’assistenza amministrativa degli ospiti, l’assistenza generica alla persona, compresa la mediazione linguistica, l’assistenza sanitaria, il servizio di pulizia, la fornitura di letti e effetti letterecci, biancheria e abbigliamento adeguato alla stagione, prodotti per l’igiene, pocket money di € 2,50 al giorno, una tessera/ricarica telefonica di € 15,00 all’ingresso ( per le specifiche tecniche di tali servizi si rinvia a quanto previsto nel Capitolato generale d’appalto approvato con D.M. 21 novembre 2008)”.
Se il nuovo ente gestore fornirà un’alternativa valida, la tendopoli verrebbe definitivamente chiusa. Un’altra alternativa al campo profughi dell’Annunziata, è l’ex Caserma di Bisconte, messa a disposizione dal Ministero della Difesa proprio per l’accoglienza dei migranti e per la quale il Comune di Messina ha recentemente emanato una delibera per richiederne l’acquisizione, proprio per usare i plessi dell’area a scopi abitativi, per migranti e non. In tutto questo si attende l’attivazione dei progetti Sprar – sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati dell’Anci – che oltre quelli della Provincia, coinvolgeranno anche Messina.
Nel frattempo l’arrivo di oltre 1000 migranti soccorsi in mare dai mezzi della Marina Militare impegnati nell’operazione Mare Nostrum – che costa allo Stato un cifra pari a 10 milioni al mese – nel porto di Augusta fa presagire ulteriori trasferimenti nel centro di “smistamento” messinese, ormai strutturato sul modello degli ex Centri Puglia.
(Eleonora Corace)