E’ un botta e risposta immediato tra il segretario nazionale dell’Italia dei Valori , Ignazio Messina, e la Prefettura di Messina. Quest’ultima, infatti, anche se non direttamente chiamata in causa, ha deciso di fornire alcuni chiarimenti dopo l’annunciata presentazione da parte di Messina di una interrogazione parlamentare sulla tendopoli allestita al Palanebiolo per ospitare i migranti.
Nella sua nota, l’esponente Idv sottolineava in particolare la necessita di “fare chiarezza sulle modalità di gestione economica del Centro e di verificare se vi siano stati abusi e sprechi nelle procedure di affidamento diretto”; denunciava inoltre “ la grave precarietà della struttura porta a condizioni di invivibilità intollerabili”; chedeva, infine, di “ verificare la presenza nel centro di minori” e di “ rafforzare i controlli e garantire un severo rispetto delle regole”.
Ai dubbi ed alle considerazioni del segretario dell’Idv ha deciso di rispondere la Prefettura. “Ferme restando, ovviamente, le prerogative degli organi istituzionali, in virtù delle quali le questioni poste troveranno seguito e risposte nelle sedi competenti – si legge in un comunicato – la Prefettura di Messina ritiene di ricordare, riguardo ai singoli punti, fatti già resi noti tramite comunicazioni a mezzo stampa e pubblicazioni sul proprio sito istituzionale, ai fini di una corretta informazione all’opinione pubblica”.
Ecco i chiarimenti che arrivano dal Palazzo del Governo:
1)La gestione delle strutture governative è stata affidata tramite procedure ad evidenza pubblica rese note per mezzo di bandi, formulati sulla scorta di quelli approntati dal Ministero dell’Interno e regolarmente pubblicizzati.
2) Le medesime strutture sono state attivate dopo mirati sopralluoghi, con esiti positivi, effettuati dagli enti preposti ai controlli (Azienda Sanitaria e Vigili del Fuoco) che ne hanno constatato l’idoneità.
3) Come ampiamente riportato dalla stampa anche di recente, i minori stranieri non accompagnati sbarcati a Messina, sono ospitati fin dal novembre 2014 in apposita struttura dedicata denominata “Centro Ahmed”, facente capo alla Prefettura fino allo scorso 25 novembre e da quella data al Comune di Messina.
4) Le strutture governative in parola, già dall’inizio costantemente monitorate dalla Prefettura, sono destinatarie di periodiche visite ispettive effettuate congiuntamente da funzionari della Prefettura e dell’Azienda Sanitaria Provinciale.