Lunedì 30 maggio è stato firmato il decreto con il quale il Comune di Messina è stato ammesso al finanziamento del Ministero degli Interni, per l’anno 2016 – 2017, a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Palazzo Zanca è stato inserito tra gli Enti che offrono servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale e umanitaria.
La notizia arriva direttamente dall'assessora ai Servizi Sociali, Nina Santisi, la quale dichiara che per “l'accoglienza di persone con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata sono stati assegnati 71 posti per un importo complessivo pari a 947.715,18 euro per l'anno 2016 e 1.616.430,10 euro per l'anno 2017”.
Il Comune di Messina ha partecipato al Bando, pubblicato dal Ministero nell’Ottobre 2015, con il quale ha indetto una selezione pubblica, per la realizzazione degli interventi di accoglienza integrata dello SPRAR (Servizio centrale per i Richiedenti Asilo e Rifugiati), alla quale hanno aderito le Cooperative Sociali “Pro Alter 2000”, “S. Maria della Strada” e “Senis Hospes”.
I Servizi, offerti dal progetto, si rivolgono a soggetti vulnerabili (donne sole e con bambini, vittime di tratta, di torture, anziani, persone con disabilità) e assicurano, oltre all’accoglienza materiale, mediazione linguistica e culturale, orientamento e accesso ai servizi territoriali, formazione e riqualificazione professionale, accompagnamento all'inserimento lavorativo abitativo e sociale, alla tutela legale e psico-socio-sanitaria.
Il progetto impegnerà 42 operatori, tra cui educatori, animatori, assistenti sociali, psicologi e mediatori linguistico-culturali.
“La particolare soddisfazione dell’Amministrazione – ha commentato l'assessora Santisi – sta nell’aver condiviso con il terzo settore un'intensa attività di coprogettazione e nell’aver dimostrato che si lavora anche oltre l’emergenza. L'impegno del comune in tema di migranti, non è riconoscibile solo nella gestione dell’emergenza sbarchi (tra l’altro, in questi ultimi giorni, particolarmente gravata dall’intensificarsi dei flussi), ma anche nella promozione e sviluppo di un sistema di accoglienza diffusa e di interventi centrati sull’esercizio dei diritti di cittadinanza dei migranti, attraverso processi reali di inclusione.
“Il progetto appena approvato – conclude la Santisi – rivolto ai soggetti più fragili che arrivano nella nostra città, con gli sbarchi, va nella direzione di tale prospettiva".