A dispetto di chi la voleva chiusa già dopo che le prime tende furono erette, la tendopoli dell’Annunziata avrà tutto il tempo per spegnere la prima candelina a fine Novembre e per festeggiare l’anniversario dell’alluvione del 26 dicembre 2013. Lo stabilisce il nuovo bando indetto dalla Prefettura di Messina “su indicazione del Ministero dell’Interno” – come viene specificato nel documento stesso – che ha per oggetto la “convenzione per la prima accoglienza dei cittadini stranieri che hanno chiesto protezione internazionale”. In pratica, il Ministero ha esortato la Prefettura affinché procedesse ad una nuova individuazione dell’ente gestore del campo profughi che nel bando viene indicato con la denominazione "Centro Temporaneo di Accoglienza -località Conca d'Oro, Messina".
Il bando specifica che la struttura ha un numero massimo di 250 persone – otto per ogni tenda. La gara d’appalto si è chiusa la mattina di giorno 16 Luglio e il giorno stesso – come comunica la stessa Prefettura in una nota ufficiale – è stato aggiudicato il servizio di ospitalità e assistenza dei cittadini stranieri che hanno chiesto protezione internazionale” all’associazione temporanea di imprese che vede come capofila la “Senis Hospes” insieme a “La Cascina Global Service” e il consorzio Sol. Co, con sede legale in Senise (PZ).
Quando lo scorso ottobre fu adibito a centro temporaneo di accoglienza il palazzetto sportivo del PalaNebiolo, il servizio mensa fu affidato alla società Cascina Global Service, mentre l’assistenza sanitaria veniva garantita dalla Croce Rossa. In seguito, a novembre, il bando per l’affidamento ad un ente gestore fu vinto da un’associazione temporanea di imprese che ha visto come capofila la Sines Hospes, copartecipi La Cascina Global Service e Sol.Co. Questo bando scadeva il 31 dicembre del 2013, finora l’affidamento è stato rinnovato in regime di proroga. Le stesse società, inoltre, coinvolte nella gestione del CARA – Centro Accoglienza Richiedenti Asilo – di Mineo, dove svolgere il ruolo di capofila è la società “Sisifo”.
Ad aprile, la Prefettura ha indetto, comunque, anche un altro bando dove veniva richiesto il suggerimento di una struttura dove realizzare un centro di accoglienza per migranti. Di quattro partecipanti a questo bando, tre hanno presentato strutture in provincia – una delle quali scartata per prima – e una di 150 posti a Messina. Gli edifici rientrano in quelli delle ex Ipab. La Prefettura ha valutato positivamente la struttura di Messina. Tutta la documentazione è stata già inviata al Ministero degli Interni, da cui si attende, ormai, il via libera definitivo.
Intanto, sempre il 16 Luglio, la nave della Marina Militare San Giorgio, impegnata nell’operazione Mare Nostrum, ha trasferito nel porto di Reggio Calabria 1.083 migranti, di cui un ottantina di donne e oltre cento bambini. Ognuno di loro è stato poi trasferito in vari centri, anche verso il Nord Italia. Probabilmente la scelta di Reggio Calabria è dovuta ad una mancanza di alternative nella città di Messina, satura dal punto di vista dei posti disponibili per l’accoglienza, anche, al momento, per quanto riguarda quella dei minori non accompagnati.
Eleonora Corace