Casa Mosè e Istituto Spirito Santo, due volti dell’accoglienza dei minori fuggiti dalle guerre e della povertà e sbarcati in città dopo viaggi della speranza sulle carrette del mare. Due strutture che hanno dato una vera casa ai minori che altrimenti sarebbero finiti in tenda, come purtroppo a molti è successo. Casa Mosè, gestita dall’associazione Ai.Bi. non è riuscita neanche a spegnere la prima candelina perché la mancanza di soldi ha tagliato le gambe ad un progetto che in un anno ha dato aiuto, sostegno e un’aria di famiglia a centinaia di minori stranieri. Lo stesso hanno fatto le suore dell’Istituto Spirito Santo e anche per loro fino ad oggi neanche un centesimo per coprire quantomeno le spese. Più volte l’assessore Nino Mantineo ha spiegato che il Ministero aveva assicurato 120 mila euro per i misna (minori stranieri non accompagnati) che dovevano coprire il periodo gennaio-luglio. Soldi ancora non accreditati, mentre nel frattempo è anche finito l’anno. Ai.Bi. e Spirito Santo però aspettano. E non sanno per quanto ancora dovranno avere pazienza.
La questione oggi è sbarcata in VI commissione consiliare presieduta da Donatella Sindoni e duro è stato il commento del consigliere Pdr Nino Carreri che ha fortemente stigmatizzato l’assenza dell’assessore Mantineo.
“Da un anno – ha precisato il consigliere del Patto dei democratici per le riforme – i costi affrontati dalle suore e dall'associazione “Amici dei bambini” che accolgono parte dei ragazzi sbarcati in città non vengono coperti dall'Amministrazione comunale che continua a fare orecchio da mercante. Le risorse dei due enti sono al lumicino e ogni tentativo di provare a rimpinguarle – ha ricordato il consigliere Carreri – è stato vanificato dall'atteggiamento irresponsabile del massimo esponente della giunta Accorinti”.
Per Carreri la responsabilità è tutta del Comune. “Durante i lavori della commissione – ha precisato il consigliere- ho evidenziato l'atteggiamento dell'assessore Mantineo che continua a dimostrare la sua inadeguatezza; pertanto – ha ribadito Carreri – rivolgo al sindaco Accorinti un appello: se vuole veramente rivoluzionare il sistema incancrenito dei servizi sociali, così come afferma di continuo, cominci a rimuovere il suo assessore, dimostrando la volontà di cambiamento, diversamente non parli più di rivoluzione, non critichi più le amministrazioni "di prima" perché adesso anche la sua è una amministrazione di prima”.