Nel resto d’Italia i loro colleghi sono già stati ricollocati. Per loro il futuro è ancora incerto. Gli ex lavoratori Servirail oggi sono tornati a farsi sentire perché non comprendono il modus operandi delle Ferrovie dello Stato e sperano di poter tornare al lavoro al più presto. Sono rimasti in sit-in davanti la Prefettura, dopo mesi di proteste sulle spalle e una vertenza infinita non li ha spaventati tornare ancora una volta a manifestare il loro disagio che, in qualche caso, è vera disperazione. “Oggi abbiamo manifestato al vice Prefetto Romano – dichiarano Michele Barresi e Francesca Fusco dell’Orsa Messina – le forti preoccupazioni sul percorso di ricollocazione di questi lavoratori vista la mancanza di un accordo sottoscritto tra le parti “. Le lotte di questi mesi hanno portato la prospettiva di una ricollocazione presso la ditta Tmc in appalto Trenitalia con contratto dei metalmeccanici. ” Possiamo solo accogliere positivamente la conquista di un posto di lavoro – continuano Barresi e Fusco – tuttavia abbiamo l’obbligo di dare a questi lavoratori garanzie anche per il futuro con occupazione certa e duratura, una clausola sociale ed il rispetto delle proposte fatte dal Gruppo Fs lo scorso 12 luglio. La scadenza del 15 ottobre data da Fs per la prima tranche di assunzioni e’ stata però nuovamente disattesa, quel giorno doveva rappresentare la luce alla fine del lungo tunnel percorso in questo anno di battaglia. Così non è stato e anzi la situazione rischia di assumere toni sempre più gravi con il passare dei giorni perchè dal 19 agosto i lavoratori non percepiscono più alcun sussidio. Quel giorno erano stati erogati gli ultimi 400 euro di disoccupazione, sono trascorsi esattamente due mesi, le difficoltà economiche sono troppe ed e’ comprensibile la tensione che sfocia in forme di protesta come oggi. “La prefettura – continuano i sindacalisti- ha continuato in questi mesi un’opera encomiabile di mediazione con il Gruppo Fs e nell’incontro odierno ha risposto alle preoccupazioni dell’Orsa fornendo concrete garanzie degli impegni presi da ferrovie. Manca un accordo che continuiamo a chiedere come giusta conclusione della vertenza – proseguono Barresi e Fusco – tuttavia apprendiamo dall’istituzione che Fs ha formalizzato al Prefetto la ferma intenzione di proseguire per intero nel percorso previsto ivi compresa la successiva ricollocazione nel 2013 nelle società interne al gruppo”. Resteranno vigili per garantire che tutti i lavoratori verranno ricollocati ricordando che ad oggi mancano all’appello dei colloqui circa dieci unita’ inspiegabilmente escluse e la vertenza avrà fine solo se questi lavoratori avranno le stesse garanzie di tutti i colleghi delle altre regioni. (Francesca Stornante)
Giovedì, 18 ottobre, 2012 – 14:46