La delibera sugli impianti pubblicitari tornerà in Consiglio Comunale la prossima settimana. Dopo la seduta andata a vuoti ieri pomeriggio (vedi qui), l’Aula è tornata a riunirsi oggi pomeriggio ma il dibattito è stato rinviato, sia perché alcuni emendamenti necessitano del parere del dirigente sia per dare spazio alla delibera sulla Tari.
Ma sugli impianti pubblicitari interviene con una nota la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, che stigmatizza il comportamento dell’amministrazione comunale, accusata tanto di inerzia quanto di disinteresse.
«Quest’atto deliberativo, presupposto necessario e di fondamentale importanza per assicurare all’Ente introiti certi ed immediato, è stato caratterizzato – si legge – da un lungo ed articolato percorso, svolto anche con leggerezza e numerose incertezze dai vari assessori al patrimonio che si sono succeduti nella giunta comunale, nonostante la necessità e l’urgenza della presentazione in Consiglio del provvedimento e la sua approvazione».
«La rilevanza dell’atto – continua la Barrile – imponeva per la sua discussione la presenza in Aila consiliare del sindaco, dell’assessore al bilancio, del ragioniere generale ma con rammarico corre l’obbligo evidenziane l’inaccettabile assenza . Si conferma così indirettamente , sul destino della delibera, una sorta di inerzia e disinteresse sia da parte politica che amministrativa»
«La presenza dell’amministrazione e dei dirigenti nelle sedute di Consiglio Comunale dedicate alla trattazione di provvedimenti vitali per le casse comunali – prosegue il documento – è essenziale per permettere lo svolgimento dei lavori dell’aula, ma di più rappresenta un atto dovuto nei confronti dell’intera cittadinanza che ormai aspetta risposte certe ed inderogabili per il risanamento erario ed il rilancio economico della città»
In conclusione della nota, la massima rappresentante del Civico Consesso invita amministrazione e sindaco a garantire la presenza nelle sedute di Consiglio comunale «nell’interesse generale di una buona ed efficace gestione della res pubblica».