L’emergenza idrica è rientrata. Una frase che rischia di far ballare sedie e tavoli in quelle abitazioni, e sono ancora tante, dove di acqua dei rubinetti non c’è nessuna traccia. Tante le segnalazioni giunte ieri in redazione per denunciare il perdurante disservizio, che abbiamo però preferito mettere in “stand-by” per dare il tempo alle condutture di essere nuovamente dissetate dall’acqua proveniente da Fiumefreddo. Oggi, però, purtroppo, la situazione non è cambiata. Le telefonate sono continuate ad arrivare e, non a torto, sono state particolarmente “calde” anche nei nostri confronti, accusati di non aver esaustivamente dato spazio ai disagi legati alla perdurante mancanza di acqua. Uno “sfogo” di cui comprendiamo a pieno le ragioni e che ci spinge dunque a dare il giusto risalto alle lamentele in questione, fossero anche provenienti, e non è questo il caso, da un gruppo ridotto di cittadini.
I maggiori disagi, infatti, continuano a registrarsi nelle fasce collinari e in zona nord: Tremonti, San Licandro, Montepiselli, Torrente Trapani, all’Annunziata, in particolare nella zona di contrada Catanese. Aree in cui i residenti, da sabato scorso, e siamo sul punto di tagliare il traguardo di una settimana, per poter usufruire di un bene essenziale, cui teoricamente dovrebbe corrispondere l’equivalente servizio, sono costretti ad emigrare da amici e parteni. Con tutte le conseguenze che ciò comporta sia in termini economici (continui spostamenti in auto e quindi spreco di benzina) ma soprattutto nervosi, perché la pazienza ha un limite. Questa mattina un cittadino si è nuovamente messo in contatto con coi per urlare, e non è un eufemismo, tutta la sua disperazione.
Un problema analogo, che però va ben oltre il guasto degli scorsi giorni, giunge invece dalla parte opposta, dalla zona sud, dove le difficoltà non sono legate solo a rotture momentanee: «Sapevate infatti – scrive il lettore – che in alcune zone l’erogazione va ad ore e durante tutto l’anno? Vi starete chiedendo in che senso, ecco spiegato: l’erogazione dalle mie parti (nei pressi Minissale) va dalle ore 6.00 circa alle ore 20.00 , 21.00 (se Dio o..l’Amam o chicchessia ce la mandano buona). Questa condizione è pressocchè vergognosa, in quanto, io ho la possibilità di lavarmi solo in questo arco di tempo. Si, esistono serbatoi e tutto il resto, ma l’acqua gelata, sicuramente piacevole d’estate, lo è decisamente meno durante l’inverno. Perché mai mi chiedo?» Una domanda più che legittima che ci spinge anche a “prendere in prestito” l’umoristica osservazione del lettore rispetto alla gestione dell’intero sistema da parte degli “addetti ai lavori”: «E proprio il caso di dire, la classe non è acqua…e in questa città la classe e l’acqua scarseggiano davvero».
Martedì, intanto, alle 11 a Palazzo dei Leoni si svolgerà la riunione voluta dal responsabile dell’Ato Idrico Giuseppe Santalco, su invito dell’onorevole Benintati, per affrontare le tematiche riguardanti l’utilizzo del sistema acquedottistico dell’Alcantara. L’appuntamento indetto dal presidente della Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Fabio Maria Mancuso, si rende necessario per affrontare in modo chiaro la situazione riguardante l’approvvigionamento idrico nel territorio di Messina. Presenti anche i rappresentanti dell’Amam e del Comune di Messina.
(ELENA DE PASQUALE)