Quanto avvenuto per la strada comunale San Michele-Portella Castanea, dove l’intervento della protezione Civile Regionale ha permesso di intercettare le risorse necessarie per gli interventi di messa in sicurezza che a breve, (nonostante il rinvio del 16 gennaio), dovrebbero partire, diventa esempio un da seguire. Dove? Lungo la SS113 in corrispondenza della discesa per il villaggio di Acqualadrone. E’ questa la conclusione a cui si è giunti al termine dell’incontro organizzato dal consigliere di quartiere Carlo Rizzo con gli abitanti del Comitato “Salviamo Acqualadrone”, preoccupati dalle condizioni in cui verte l’unica arteria di accesso al borgo marinaro. Sul tratto di strada, in parte franato durante il nubifragio dello scorso marzo, pesa anche il pericolo di nuovo crollo del costone sovrastante.
A sostenere gli abitanti, anche i rappresentanti di quartiere Francesco Pagano, Paolo Maggio, Saverio Arena, comunali Gaetano Isaja e Giorgio Caprì e il deputato regionale Beppe Picciolo. Ed è stato proprio quest’ultimo a chiamare in causa il possibile coinvolgimento della protezione civile. Ipotesi che trova immediato consenso tra i residenti, disposti, così come i “colleghi” dei villaggi collinari di Salice, Castanea, le Masse, a un periodo di chiusura della strada, individuando un eventuale percorso alternativo, pur di avere una soluzione definitiva. La battaglia del comitato “Salviamo Acqualadrone” è solo all’inizio, perché stavolta i cittadini non intendono mettere da parte il loro diritto alla sicurezza. A quest’ultimi, in attesa di risposte da parte dell’amministrazione comunale, chiamata a valutare il da farsi, non rimane che sperare nella clemenza del tempo, scongiurando nuovi crolli.