Più di un anno di fermo, poi, a dicembre, i lavori per la messa in sicurezza della collina di Calatabiano sono iniziati. La Protezione Civile ha comunicato all’Amam che a maggio potrà ripristinare la condotta idrica e sostituire i tubi in kevlar dai quali al momento dipende l’approvvigionamento idrico di Messina.
L’Amam ha già acquistato il materiale necessario e ora ha pubblicato la gara. L’importo è di 118mila 352 euro, oltre a 3mila 166 euro di oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso. Il termine di esecuzione è di 30 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori. Le offerte potranno essere presentate all’Amam entro le ore 12 del 22 marzo e saranno aperte alle 9 del giorno dopo nella sede di viale Giostra.
A giugno, un anno e mezzo dopo la frana che causò la crisi idrica, Messina potrebbe dirsi definitivamente fuori dall’emergenza, ma solo sul fronte di Calatabiano. A preoccupare di più è Forza d’Agrò, lì dove ci sono altri smottamenti e c’è un progetto comune tra la Regione, per la messa in sicurezza del territorio, e l’Amam, per la messa in sicurezza della condotta. Ma mentre il progetto dell’Amam è stato approvato dal Genio Civile, quello della Regione deve essere perfezionato per le verifiche sismiche. Intanto il tempo passa e, ad ogni forte pioggia, c’è da sperare che la situazione non precipiti.
(Marco Ipsale)