Un 4-1 dell’Acr Messina contro il Rende che rasserena l’ambiente dopo due pareggi consecutivi e a quattro giornate dal termine del campionato. La squadra di Novelli, voto 7,5, domina il primo tempo e dopo un inizio di ripresa a ritmi bassi ricomincia a costruire gioco.
Due gol per tempo, 55 segnati in stagione, miglior attacco del torneo e 33 realizzati nelle 16 gare giocate in casa, una media che vuol dire che ogni volta che l’Acr Messina gioca al Franco Scoglio parte ipoteticamente 2-0.
Caruso, voto 6,5. Incolpevole sul gol subito, attento sui tiri dalla distanza degli avversari. Fortunato in occasione dei due pali degli ospiti.
Mazzone, voto 6. Una partita dai due volti, nel primo tempo fatica un po’ a trovare il tempo per suonare insieme a tutta la banda e commette anche qualche errore non decisivo. Nel secondo sale di livello e serve un assist al bacio a Foggia (dal 88′ Cascione, SV. Entra a risultato ormai ampiamente acquisito).
Boskovic, voto 6,5. L’infortunio di Sabatino gli permette di giocare titolare per la terza partita consecutiva. È colpevole come tutta la difesa che resta troppo ferma sul gol del Rende, per il resto è autore di una buona partita.
Lomasto, voto 6,5. Come il compagno di reparto ha vita abbastanza facile, sul gol del Rende tutta la linea difensiva è ferma. Per il resto non ha problemi a contenere gli attaccanti avversari.
Giofrè, voto 6. Ormai da qualche partita sembra aver finito la benzina, ha giocato partite migliori in questa stagione. Da un suo cross nasce l’azione che porta al vantaggio di Foggia.
Cristiani, voto 6,5. La solita partita di corsa e pressing, fa il suo dovere in mezzo al campo.
Aliperta, voto 7. Ottava ammonizione in campionato per lui presa all’inizio forse lo condiziona. Nel secondo tempo quando il Rende ha mollato e non ha più un’asfissiante marcatura a uomo inventa un gioiello per Bollino che ringrazia (dal 85′ Cunzi, voto 6. Pochi minuti ma mette la cattiveria giusta e regala un pallone stupendo a Oggiano che spreca davanti al portiere).
Vacca, voto 6. Partita ordinata e accorta per lui in mezzo al campo che spesso si inserisce e cerca di creare pericolo. Non giocava da tanto, come dice in conferenza stampa, ma è sempre pronto a dare il meglio per la squadra.
Bollino, voto 7,5. Il più attivo dei suoi già nel primo tempo, quando ha la palla punta sempre l’uomo e spesso lo salta. Va vicino al gol diverse volte, ma corona un’ottima partita nel secondo tempo con una grande giocata e il gol che chiude la sfida (dal 85′ Oggiano, voto 6. Anche lui subentra dalla panchina ma nonostante il risultato gioca con molta cattiveria. Ignora Cretella e sbaglia il quinto gol, ma l’approccio è giusto).
Crisci, voto 6. Una partita difficile per lui che deve prendere confidenza con il ruolo che gli cuce addosso Novelli. Alterna buone scelte a giocate non eccelse, come quando non riesce a servire bene in area i compagni. (dal 58′ Cretella, voto 6. Entra per dare freschezza al centrocampo, ci riesce solo in parte).
Foggia, voto 8. Primo gol da rapace d’area di rigore, freddezza sul rigore che gli vale i 100 gol in carriera, la tripletta arriva nel momento peggiore del Messina con una rete da bomber vero (dal 81′ Manfrellotti, SV. Entra per concedere la standing ovation a Foggia, ha pochi minuti e non riesce a lasciare il segno sulla partita).