MESSINA – Primo dicembre di festa per l’Acr Messina che oggi celebra 120 anni di gloriosa storia calcistica; una storia fatta di gioie, emozioni ma anche fallimenti e rinascite.
Fondato il 1° dicembre 1900, ha disputato 5 campionati di Serie A e 32 di Serie B. La prima storica promozione nella massima serie avvenne nel 1963, quando i biancoscudati grazie a un mercato di novembre rivoluzionario, resuscitarono dall’ultimo posto in classifica e con 20 punti conquistati nel girone di ritorno conquistarono un’insperata salvezza. Retrocedette l’anno dopo, avviando, da lì e per molti anni una parabola discendente alternandosi tra i campionati di C e D. Nella stagione 1986-87 venne promossa in serie B, dove rimase per cinque anni fino alla stagione 1991-92. A causa di vicissitudini societarie e debiti accumulati la squadra fallì nel 1998.
Nell’ estate del 2002 la proprietà passò in mano all’imprenditore Franza e l’anno dopo fu promozione in Serie A: fu un anno incredibile con la squadra allenata da Bortolo Mutti che riuscì a piazzarsi al settimo posto ottenendo vittorie di prestigio, fra cui le vittorie sulle milanesi e sulla Roma; l’apice della sua storia.
Dopo la retrocessione dapprima nel 2005/2006, anno in cui fu ripescata in virtù della vicenda Calciopoli, che condannò la Juventus alla serie B, e del 2006/2007, la squadra non ha avuto più contatto con palcoscenici così importanti. Dopo anni di continui fallimenti e ripartenze, specie nell’ultimo decennio, la squadra attualmente milita del campionato di serie D nel girone I.
La città e la Messina calcistica è legata a nomi importanti fra cui Totò Schillaci che giocò sette stagioni condite da 261 presenze, Renato Ferretti che detiene il numero di goal (92) e Artuto Di Napoli che dopo l’esperienza dal 2003 al 2007, vi fece ritorno nella stagione 2009-2010.
Ricordi indelebili per una squadra che oggi sogna di poter ripercorrere i fasti di un tempo.