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“Ad Avellino con serenità, potrebbero arrivare sorprese”, parlano i tifosi del Messina

MESSINA – Prosegue la marcia del Messina verso la salvezza. Il successo interno con il Francavilla ha aggiunto altri tre punti preziosi ad una classifica che inizia a sorridere ai Biancoscudati. L’obiettivo, almeno per questa stagione, quello di raggiungere la conferma in serie C senza dover far penare i tifosi fino agli ultimi minuti del torneo. E proprio dai sostenitori messinesi arrivano ripetuti segnali di fiducia nei confronti di una squadra che ha ritrovato numeri e bel gioco, anche forse attraverso qualche passaggio ritenuto decisivo.

Messina in ciclo virtuoso

E’ il caso di Alessandro Do. che continua ad attribuire alla vittoria sul Taranto di Eziolino Capuano di qualche settimana fa, molto più valore e significato di quanto la rete di Zunno abbia prodotto di fatto per la graduatoria degli uomini di Giacomo Modica. E se non fossimo rigorosamente tenuti a dar ragione alla rigida logica degli uomini di scienza, i fatti (i risultati non mentono) ci spingerebbero senz’altro a supportare la tesi – ironica ma innegabile nei numeri – sul talismano Capuano, con tanti meno dubbi e qualche sorriso in più: “Non c’è nulla su cui scherzare (ride, ndr). Quel goal di Frisenna da ottanta metri all’ottantottesimo conferma che ‘h-ottanta ragione’ senza altro da aggiungere” sostiene con vigore smisurato il fiero, e forse anche intuitivo a suo modo, Alessandro. Adesso – prosegue – ci attende una trasferta davvero dura, direi durissima, su un campo che storicamente non ci porta bene (chiara l’allusione al rigore fallito da Vittorio Torino in una gara che in più preferiscono non ricordare, ndr). Eppure, due stagioni fa arrivò un pareggio insperato, se ricordo male proprio all’ottantottesimo (in realtà primo minuto di recupero, ndr), con una fiondata di Federico Piovaccari; e poi, la cavalcata della banda di Bortolo Mutti iniziò proprio sul quel campo con una vittoria di corto muso. Quindi, perché non sperare che con il talismano Capuano non ci si possa rifare di qualche tegola di troppo del passato? Vedremo, ho buone speranze. Siamo in un ciclo virtuoso”.

Spensieratezza e motivi per crederci

Anche Giuseppe Ri. la mette sul piano della buona sorte: “Dopo la vittoria di sabato il morale è alle stelle, sia tra i giocatori che per i veri tifosi. La spensieratezza la deve fare da padrone, non siamo noi quelli che dobbiamo andare in B. Chissà che da domenica questo 17 non diventi 71”.

Più razionale Andrea So. :Contro l’Avellino sarà una partita da giocare a viso aperto, senza l’assillo del risultato a tutti i costi. Il Messina ha l’opportunità di esprimere il proprio gioco con estrema tranquillità, come dimostrato a Caserta nella migliore partita della stagione. La vittoria del Sorrento al “Partenio”, nelle scorse settimane, è un motivo in più per mettere in difficoltà gli irpini, considerando anche il momento di forma dei nostri ragazzi. Mi aspetto una gara molto intensa sul piano agonistico ma allo stesso tempo corretta e sportiva da ambedue le parti”.

L’Avellino dovrà spingere, potremmo approfittarne

Non può mancare la riflessione, frutto di una settimana di passione, del buon Peppe L.R. : “Domenica in irpinia il Messina si giocherà un jolly. Lo farà nelle migliori condizioni mentali perché può affrontare questa partita senza l’assillo del risultato ad ogni costo. Purtroppo, non lo farà sul piano della rosa a disposizione: allo squalificato Salvo potrebbero aggiungersi le assenze di Polito e Pacciardi per alcuni problemi fisici”. La gara di Avellino inaugurerà un ciclo di partite difficili per il Messina: “I biancoverdi hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. Questo vale soprattutto dopo che il Picerno li ha scalzati dal secondo posto, obiettivo minimo dei campani. Infatti, la Juve Stabia corre come un treno dando l’impressione di non concedere quel crollo che le “dispendiose” inseguitrici si aspettano”. E il Messina? “Come dicevo inizialmente ha la serenità mentale per andarsi a giocare questa partita a viso aperto come nel suo DNA. Sarà importante poter superare indenni i primi venti minuti. L’Avellino dovrà spingere alla ricerca del vantaggio, ma se i Biancoscudati saranno quelli visti a Caserta o del secondo tempo di Torre del Greco, elevando i ritmi delle giocate potrebbero creare non poche difficoltà alla corazzata Avellino. Ricordiamolo, finora in casa i biancoverdi hanno concesso parecchi punti agli avversari”. Ma dopo il mercato di gennaio e gli ulteriori rinforzi consegnati alle cure di mister Pazienza, quale Avellino troveranno i guerrieri in maglia Biancoscudata? “Lo scopriremo domenica dopo le 18”.

Messina in forma e battagliero

Per Rodolfo Sa. sarà “una partita interessante domenica; da 1X2. L’Avellino è chiaramente favorito ma con la pressione di dover vincere. Il Messina in splendido stato di forma; i ragazzi stanno bene e ci stanno facendo divertire. Mi aspetto una bella partita, ma soprattutto mi aspetto che il Messina continui a giocare bene”.

Sarà “la partita della verità” per Luciano Ma. Adesso, abbiamo un Messina che, nelle ultime partite, non ha mai mollato; chiaro indice ne sono anche i goal realizzati allo scadere. Nella tana dei lupi sarà una partita pressoché proibitiva, per una molteplice serie di situazioni. Però, i giallorossi se scenderanno in campo, fin dal primo minuto, convinti dei propri mezzi, ci potrebbero regalare un piccolo sogno. Avanti biancoscudata, i messinesi residenti al nord saranno sempre al tuo fianco”.

Avellino con la pressione del risultato, Messina libero mentalmente

“Spero che il Messina possa replicare le ottime prestazioni messe in campo nelle ultime partite” così Francesco In. Servirà una partita di livello, sia tecnicamente che tatticamente, per poter uscire imbattuto da un campo difficile come quello di Avellino. Inoltre, potremo giocare senza la pressione di dover fare risultato a tutti i costi e con la voglia di poter aggrapparsi al treno dei play off, contro un avversario di tutto rispetto che lotterà fino alla fine con Picerno e Benevento per la seconda posizione in classifica”.

Sulla stessa linea di pensiero Salvatore Pi.: “La partita con l’ Avellino arriva in un momento di crescita per il Messina. È un incontro che la squadra potrà giocare psicologicamente libera dall’assillo di fare punti a tutti i costi. La pressione sarà tutta sui giocatori avellinesi che devono ritrovare la vittoria tra le mura amiche per cercare di superare il Picerno in classifica e continuare ad inseguire la Juve Stabia. Per il Messina, quindi, si tratterà di continuare a giocare così come ha fatto in quest’ultima parte di campionato, da squadra vera, senza disunirsi e mettere in campo grinta e furore agonistico. Giocando così il Messina ha dimostrato di potersela giocare con tutti in un campionato che non ha prime donne e che può sempre riservare sorprese”.

Tra realismo e fiducia, incontro proibitivo ma Messina pessimo cliente

Più realistico Nino Ma.: “In Irpinia, incontro proibitivo e reso difficoltoso dalle solite emergenze in difesa. Sarà importante l’atteggiamento e l’approccio alla gara. Il risultato sarà determinato da svariati fattori ma l’importante sarà scendere in campo con la consapevolezza di ben figurare. Se così sarà, anche l’Avellino dovrà fare i conti con il nostro reparto avanzato”.

Giovanni Cu. è più fiducioso: “La gara di Avellino si presenta da sola: un avversario costruito per vincere ma che sta avendo qualche difficoltà. Il Messina con la mente libera e la consapevolezza di essere squadra. Per l’Avellino è il peggior avversario da incontrare in questo momento. E non vincono in casa da cinque turni. L’Avellino resta ovviamente favorito ma non si sa mai”.

Giocare bassi e ripartire, la ricetta per contrastare gli irpini

A chiudere il contributo di Franco Im.: “Come tutte le gare di questo campionato, molto complicata; maggiormente lo sarà quella di Avellino, costretto a vincere. Credo che questo, però, potrebbe tornarci utile, anche se il loro organico è capace di risolvere ogni situazioni difficile. Dovremo giocare con serenità; perdendo nessuno potrà dirci nulla. Ci servirà quanto fatto già dal Sorrento”. Sul sistema di gioco e atteggiamento da tenere, prosegue Franco: “Giocherei tenendoci bassi. Loro hanno difficoltà quando trovano squadre chiuse e, infatti, in casa fanno meno vittorie rispetto alle gare in trasferta dove possono sfruttare ampiezza e giocatori di gamba, bravi a salire e scendere; mi viene in mente Tito. Giocando sulle ripartenze potremmo metterli in difficoltà davvero”. L’Avellino ha un’identità precisa e caratteristiche che potrebbero fare al caso nostro: “Mettono molti palloni in mezzo e noi, con i giocatori che abbiamo dietro, potremmo sventare bene i loro tentativi”. In prospettiva futura servirà fare ancora dodici/tredici punti: “Anche un passo alla volta dobbiamo arrivare all’obiettivo con serenità”.