Monica Vitti si è spenta ieri, a Roma, dopo una lunga malattia. Nata nel 1932, l’attrice – che visse da bambina per circa otto anni a Messina a causa del lavoro del padre – è stata un’icona del nostro cinema, capace di interpretare magnificamente ruoli sia drammatici che brillanti.
Durante una carriera iniziata giovanissima – raccontò lei stessa di essersi appassionata al teatro durante la guerra – ricevette numerosi premi, tra cui cinque David di Donatello, tre Nastri d’argento, un Leone d’oro alla carriera e un Orso d’argento.
Per omaggiarla suggeriamo la riscoperta di cinque film che la vedono protagonista.
Film del 1960, segna l’inizio del sodalizio artistico e sentimentale tra Monica Vitti e Michelangelo Antonioni. Primo capitolo della cosiddetta “trilogia esistenziale” o “trilogia dell’incomunicabilità”, che proseguì con La notte e L’eclisse.
Curiosamente, l’idea alla base del film (la sparizione di una ragazza su un’isola) venne in mente al regista proprio quando Monica Vitti si perse durante un’escursione sull’isola di Ventotene.
Commedia del 1968, diretta da Mario Monicelli, candidato agli Oscar come Miglior film straniero. Forse il ruolo più famoso di Monica Vitti, che interpreta una giovane siciliana che insegue in Inghilterra l’uomo che l’ha disonorata.
L’attrice venne premiata con il David di Donatello, il Nastro d’argento, e il premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di San Sebastian.
Film del 1973 tratto dal romanzo Memorie di una ladra di Dacia Maraini. Figlia di un uomo violento, vedova di guerra e madre in grosse difficoltà economiche, la protagonista è costretta a rubare per vivere.
Sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, la donna conoscerà il dramma della reclusione in prigione e in un manicomio, e della lontananza, non solo fisica, dal figlio.
Altro ruolo brillante per Monica Vitti, nella commedia diretta da Steno nel 1978. L’attrice interpreta una donna sposata con due uomini, ignari l’uno dell’esistenza dell’altro.
Rimasta incinta, ma non riuscendo a stabilire chi sia il padre, la protagonista farà conoscere i due uomini – interpretati da Johnny Dorelli e Enrico Maria Salerno.
L’ultima interpretazione di Monica Vitti sul grande schermo, nel 1990, è anche il suo esordio alla regia con un dramma in cui l’utilizzo della cinepresa si lega alla crisi coniugale.
Due anni dopo l’attrice sarà protagonista di una fiction tv trasmessa dalla Rai – Ma tu mi vuoi bene? – per poi ritirarsi definitivamente dalle scene.