E’ gremita la piccola chiesa di San Michele Arcangelo a Sinagra, dove si celebrano i funerali di Vincenzo Franchina, il 35enne che ha perso la vita nell’esplosione della centrale idroelettrica sul lago di Suviana, nel bolognese. Accanto alla giovane moglie Enza, agli altri familiari, l’intera comunità del piccolo comune nebroiedo, tanti sindaci del comprensorio e una delegazione della Cgil.
“Vincenzo merita giustizia”, ha detto il parroco durante la sua omelia, davanti i tanti presenti ad affollare i banchi. Il segno della commozione enorme che la scomparsa di Vincenzo, neo papà e molto amato nel suo paese d’origine e nel circondario, è l’enorme silenzio e compostezza che caratterizza l’intera celebrazione.
Un silenzio irreale che avvolge l’intera Sinagra da stamane, dall’arrivo del fercolo che a spalla ha attraversato il centro per inerpicarsi fino alla chiesetta che domina il centro. La pioggia leggera bagna la tristezza infinita che si legge sugli occhi dei tanti che fanno la spola da casa della famiglia di Vincenzo alla chiesa. Mentre mamma e gli altri affetti dicono addio per sempre a papà, suo figlio è affidato ad amici.