Il fronte sullo Stretto continua ad essere rovente, anche perché l'addio di Bluferries al porto storico ha di fatto creato una situazione di monopolio oltre ad aver dato il colpo di grazia al transito dei pedoni, gia' azzoppato da mesi. L'Orsa con una lettera al sindaco sottolinea non solo la gravità della situazione ma anche come questo stia avvenendo nel corso dell'amministrazione Accorinti che su ben altri presupposti aveva basato il suo programma.
"Il 30 settembre – si legge nella nota dell'Orsa – in occasione dello sciopero dei lavoratori Bluferries, siamo stati ricevuti dall’assessore alla viabilità che ha avuto modo di recepire la forte preoccupazione di lavoratori e commercianti il cui futuro lavorativo è seriamente minacciato dalla desertificazione della stazione marittima conseguente all’Ordinanza Comunale anti-tir. Durante l’incontro, l'assessore Cacciola si era impegnato a comunicare i dettagli di una proposta che Bluferries aveva giudicato percorribile: consentire lo sbarco dei tir nel porto storico in un arco di tempo notturno da concordare, con l’impegno del vettore pubblico a mantenere in linea un’unità durante il giorno a garanzia del diritto alla mobilità per pedoni e automobili. Tale soluzione avrebbe altresì consentito il mantenimento dei livelli occupazionali e la sopravvivenza delle attività commerciali".
L'assessore si era anche impegnato ad incontrare sucessivamente l’OR.S.A. ed i lavoratori per rendere nota la risposta della giunta alla proposta in esame. "Invece– scrive Mariano Massaro segretario regionale dell'Orsa- a conferma delle dinamiche autoreferenziali che ormai caratterizzano il governo cittadino, l’assessore ha ritenuto opportuno snobbare le parti sociali rendendo noto il “NO” del sindaco attraverso un’intervista apparsa in un quotidiano cittadino. Oltre a ritenere tale atteggiamento offensivo per i lavoratori e lesivo della democrazia partecipata decantata in fase di campagna elettorale, non possiamo esimerci dal valutare generiche, supponenti e viziate da incompetenza le motivazioni riportate dalla stampa. A giudizio dell’assessore Cacciola, 'la proposta avanzata dall’OR.S.A. è inapplicabile in quanto il confronto non può essere fatto col molo Norimberga che copre un’altra tratta ma con la rada S.Francesco dove sono previste le stesse condizioni del porto storico'. A questo punto viene da chiedersi se i tir provenienti dal Norimberga siano dotati di tecnologia futuristica che gli consente di attraversare il centro, anche di giorno, senza arrecare danno ai cittadini. Signor Sindaco, è ormai evidente che l’Amministrazione Comunale trasmette la sensazione di saper mostrare i muscoli solo ai deboli mentre contro il potere economico che da sempre piega la città ai propri bisogni può solo lanciare effimeri proclami. L'unico ad uscire soddisfatto da questo papocchio è l’armatore privato che continua a sbarcare tir, anche alla rada S. Francesco, gode di deroghe personalizzate per operare al Norimberga e grazie all’ordinanza comunale è di fatto monopolista del traghettamento di automobili e pedoni, mentre i lavoratori sono sotto minaccia di licenziamento ed i messinesi restano isolati dal continente con buona pace della città integrata dello Stretto".
Il sindacato sottolinea l’improvvisazione dell'amministrazione nell'affrontare la vicenda con soluzioni che hanno creato emergenza occupazionale, monopolio del traghettamento e peggioramento dei collegamenti con la Calabria, senza, peraltro, risolvere il problema originario. "Siamo di fronte a paradossi che nessuno avrebbe immaginato: la città governata dal Sindaco no ponte sta creando le condizioni ideali per il ritorno dei fautori del ponte, il Sindaco che prometteva la città integrata dello Stretto intensificando il collegamento con la flotta comunale ha di fatto azzerato il diritto alla mobilità creando il monopolio privato e consegnando al vettore pubblico l’alibi per abbandonare definitivamente il servizio– si legge ancora-l’amministrazione che doveva governare la città attraverso la democrazia diffusa si isola nella stanze e cala dall’alto soluzioni autoritarie improponibili che favoriscono il profitto e danneggiano quel 'basso' con cui, insieme, si doveva Cambiare Messina. Le dinamiche arroganti, il rifiuto del confronto e la convinzione di essere in possesso della verità assoluta, sono l’esatta continuazione dei passati governi che hanno reso Messina ultima città d’Italia. L’OR.S.A. non potrà assistere passivamente ad ulteriori compressioni dei livelli occupazionali, alla luce dei fatti riteniamo questa Amministrazione principale concausa degli annunciati licenziamenti che giungeranno numerosi anche dall’indotto, quando i lavoratori in protesta chiederanno spiegazioni al sindaco non sarà sufficiente accusare il sindacato di indecorose imboscate, soprattutto se il sindacato è l’OR.S.A. che al Sindaco Renato aveva consegnato fiducia e speranze".
Una nota durissima, alla vigilia dello sciopero del 24 e che pone l' accento sull' ennesima frattura e ferita che si è venuta a determinare tra la giunta e quella parte del suo elettorato che l'ha sostenuta sin dall'inizio e a lungo. Le dinamiche legate ad una mancata reale partecipazione nelle decisioni e la presenza di una sorta di 'cerchio magico' ristretto stanno facendo emergere malumori che sfociano di giorno in giorno in proteste. Chi aveva promesso la flotta comunale paradossalmente lascia il traffico nello Stretto in mano ai privati e fa scappare il vettore pubblico e questo, per l'Orsa, è imperdonabile.
Rosaria Brancato