Società

Adozioni aree verdi sospese. PuliAmo Messina teme per il futuro di Largo San Giacomo

L’anniversario del terremoto del 28 dicembre 1908 ci ricorda quanto il territorio messinese sia fragile e quanto sia importante preservare e tutelare quelle poche testimonianze sopravvissute al sisma che distrusse la nostra città.

Puli-Amo Messina, da oltre cinque anni, porta avanti questa missione con l’area archeologica di Largo San Giacomo, alle spalle della Basilica Cattedrale. Eppure l’impegno profuso dall’Associazione rischia di andare perso, come gli sforzi già vanificati con l’esperienza del Giardino di Montalto (ormai nuovamente piombato nel degrado e abbandono). Da giugno del 2021, infatti, l’associazione non ha più accesso all’area archeologica per il mancato rinnovo della convenzione che ne prevedeva la cura e manutenzione ordinaria. Questo, nonostante la richiesta di rinnovo puntualmente inoltrata al dipartimento verde urbano – e, per conoscenza, alla sezione archeologica della Soprintendenza di Messina ed all’Assessorato alla cultura -.

Dopo i continui solleciti di riscontro da parte di Puli-Amo Messina, la prima – e unica – risposta informale ricevuta dalle istituzioni è che “a causa del nuovo piano di servizio di Messina Servizi tutte le adozioni per la cura delle aree verdi sono sospese“. A questo si aggiunge la recente notizia circa la volontà di inserire tre siti archeologici (incluso Largo San Giacomo) all’interno di un bando pubblico per la gestione e promozione delle aree a fini turistici. Pur plaudendo all’iniziativa avanzata dall’Assessorato alla Cultura, è bene specificare che fino ad ora non è mai pervenutaci alcuna comunicazione formale circa questo eventuale “passaggio” burocratico e che, essendo un atto di indirizzo, richiederà comunque tempi presumibilmente lunghi per la sua applicazione.

Nel frattempo, chi si prenderà cura di Largo San Giacomo, considerato il mancato rinnovo dell’adozione a Puli-Amo Messina? L’Associazione non può che esprimere forte rammarico per questa brusca frenata, vista inoltre la recente sinergia con Amministrazione Comunale, Soprintendenza e Amam per la risoluzione di alcune criticità che attualmente insistono nell’area: tra tutte, la presenza di acqua ai livelli più bassi dello scavo, con tanto di caratterizzazione dei liquidi (mai fatta in 15 anni) e la possibilità di installare una pompa idrovora per mantenere asciutto il sito archeologico.
Tutte queste azioni – e quelle già poste in essere dall’Associazione, come la riqualificazione degli arredi, le iniziative culturali e la promozione turistica – rischiano ora di essere definitivamente cancellate da questa condizione di incertezza. Puli-Amo Messina pretende quindi delle risposte – ed eventuali azioni immediate – da parte di tutte le istituzioni coinvolte, affinché una delle ultime testimonianze sopravvissute al sisma non venga nuovamente divorata dal terremoto dell’indifferenza, tra cumuli di rifiuti ed erbacce.