Il consigliere comunale Nello Pergolizzi torna ad affrontare la questione dell’affido di minori. Se la scorsa settimana aveva chiesto all’Amministrazione Comunale l’attivazione di un servizio di trasporto per i minori che potesse in qualche modo agevolare i genitori affidatari nella gestione dei ragazzi, ottenendo subito il riscontro positivo del Sindaco, questa volta ad attirare l’attenzione del consigliere è la gestione degli affidi nel nostro comune.
L’interrogazione scritta inviata a De Luca ha come oggetto la situazione degli affidi di minori. Infatti, per il consigliere è importante chiarire molti aspetti per poter rassicurare la cittadinanza sulla corretta e cristallina gestione delle pratiche dei vari casi in corso. D’altronde quello dell’affido è un ambito abbastanza delicato visto che si può correre il rischio di allontanamenti illegittimi ed arbitrari dai genitori naturali che possono causare mali ancora peggiori di quelli a cui si cerca di porre rimedio. Inoltre, il consigliere pone l’accento sui costi relativi alla gestione degli affidi che come chiarito da Pergolizzi ammonterebbero a 1579,25 euro, cifra che il Comune versa alle strutture private, pari a 27,13 euro di retta giornaliera per un totale complessivo per ogni singolo minore di euro 2.420,28 mensili. In particolare risulterebbero pagamenti effettuati dal Comune di Messina in favore di uno degli istituti che gestiscono diverse comunità, per un ammontare di circa 25.000 euro. Una cifra ben diversa da quella che il Comune eroga alle famiglie affidatarie pari a 13,33 euro giornaliere per un totale di 400euro mensile. Alla luce di ciò il consigliere chiede alcuni chiarimenti all’Amministrazione Comunale.
“Quanti sono stati gli esiti positivi di rientro del minore nella famiglia di origine?-si legge nell’interrogazione di Pergolizzi– quante e quali sono le strutture presenti nel territorio del Comune di Messina intendendosi con esse anche le case-famiglia e le famiglie affidatarie che attualmente si occupano di minori affidati in seguito del provvedimento del Tribunale dei Minori e/o di minori stranieri non accompagnati? Quanti sono gli addetti all’interno di ogni struttura e in che modo vengono reclutati? E qual è la tipologia della contrattazione di lavoro prevista per loro? Quanti sono i minori presenti nelle strutture in questo momento? E qual è la loro età?”.
Inoltre, il consigliere vuole che vengano chiariti anche i costi complessivi a carico del Comune e quelli a carico dello Stato o della Regione per quanto riguarda il pagamento della retta e del costo giornaliero e mensile complessivo sostenuto per ogni minore. Ma anche informazioni circa il tempo medio di permanenza dei minori nelle case famiglia o presso le famiglie affidatarie. E se soprattutto il Comune effettua dei regolari controlli per garantire il benessere dei minori.