Quando il Comune di Messina ha a che fare con il gruppo Franza, oltre al danno subisce usualmente anche la beffa. Perché non paga, se non dopo decreto ingiuntivo, e rischia anche che si applichi la mora sulle spese processuali.
Dalla Neptunia, società immobiliare del gruppo Franza, il Comune ha in affitto i locali della sezione lavoro della Corte d’appello e del Giudice di pace: oltre 2500 metri quadrati più altri 500 di superficie accessoria in via Malvizzi che paga 335mila euro all’anno, con rate annuali anticipate, e valido per sei anni con rinnovo tacito salvo il caso di disdetta. Alla Neptunia, però, palazzo Zanca, complici le casse vuote, non pagava il canone per il periodo che va dal 16 ottobre 2012 alla stessa data di quest’anno.
Come da copione, il legale rappresentante della Neptunia invita il comune di Messina ad ottemperare al pagamento, e riceve in cambio solo silenzio anche di fronte alla formale messa in mora del 28 novembre, finchè alla fine di dicembre parte il decreto ingiuntivo con tanto di richiesta di “clausola di provvisoria esecuzione”, quindi con prospettiva di pignoramento immediato, “in considerazione delle assai rilevanti ragioni creditorie della ricorrente”. Documento che viene notificato a febbraio del 2013.
Proceduto al pagamento da parte dell’ufficio fitti passivi del dipartimento Patrimonio, da palazzo Zanca, però, ci si dimentica di liquidare le spese legali: 3435 euro che, a giugno inoltrato, il direttore di sezione dell’ Avvocatura comunale, Giovanna Arena, spiega che è necessario pagare al più presto “al fine di evitare inevitabile ed ulteriore aggravio di spese a carico dell’ente”.