Continua a fare discutere la recente visita dell’amministratore unico della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in città. Dal centrosinistra si alza un coro polemico in merito agli spunti emersi nelle varie tappe: Comune, svincoli e Provincia. Il comune denominatore è unico: l’insoddisfazione per quanto emerso in merito alla realizzazione del Ponte e alla salvaguardia del territorio.
Tra i critici il capogruppo del Partito Democratico alla Provincia, Pippo Rao, uno dei consiglieri artefici della simbolica protesta che ha “accolto” Ciucci nel suo approdo a palazzo dei Leoni. «Al di là di come la si pensi sulla costruzione dell’opera, sulla sua utilità, sui costi, e su quello che invece andrebbe fatto prima in termini di infrastrutture, la visita di Ciucci, evento più mediatico e propagandistico che di sostanza, fa emergere chiaramente un dato indiscutibile: il sindaco della città di Messina ed il presidente della Provincia rinunciano a tutti gli spropositi minacciati fino a qualche giorno addietro a difesa degli interessi delle comunità messinesi, in cambio della “parola” di Ciucci». Chiaramente Rao non apprezza la disponibilità dei due rappresentanti locali a firmare l’accordo di programma, in cambio delle “rassicurazioni” dell’amministratore della Stretto.
«Niente sostanza, solo luccichio. La verità è che gli input politici romani del governo amico ed i tanti comitati d’interesse sull’opera impongono le carte e le regole del gioco ed ai nostri Buzzanca e Ricevuto non resta che recitare il copione – aggiunge i rappresentante de Pd -. Certo, ogni tanto a vantaggio della coreografia e della scenografia qualche presa di posizione ci vuole, ma poi basta una cena con Ciucci ed una veloce visitina per rassicurare tutti. Qualcuno ha già dimenticato che il signor Ciucci è colui che solo qualche anno addietro, in una sua precedente visita a Messina, rassicurava sul fatto che nessuna operazione legata al Ponte sarebbe iniziata se prima non ci fosse stata la certezza del finanziamento dell’intera opera. Abbiamo sempre sostenuto che le opere da fare, chiamate compensative o propedeutiche, dovrebbero essere risarcitorie. Sono passati decenni e nulla è avvenuto, perché probabilmente quello che conta per qualcuno non è che il ponte si faccia o meno, quello che conta sono gli interessi ed il business legati al Ponte ma a rescindere dalla realizzazione dello stesso. Buzzanca e Ricevuto, che da ieri si sono assunti la responsabilità di essere garanti delle promesse di Ciucci, sappiano che Messina e le sue comunità non gli perdoneranno ulteriori prese in giro, e loro ne dovranno rendere conto».
«Meglio richiedere la messa in sicurezza e lo sviluppo dei territori oggi oppure accettare la promessa di un piatto di lenticchie domani?». E’ questo invece l’interrogativo posto dal segretario cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, Daniele Ialacqua. «Ricevuto e Buzzanca non hanno avuto dubbi ed hanno scelto la promessa di un piatto di lenticchie domani a danno del territorio e della collettività – continuano -. La minaccia di non firmare l'Accordo di programma da parte del Presidente della Provincia, appena una settimana fa, si è risolta infatti nel solito bluff secondo lo stile al quale ci ha abituato il presidente Ricevuto. Il sindaco Buzzanca, invece, che fino ad ieri dichiarava di volere “tenere duro” davanti a Ciucci, sembra volere risolvere anche questa vicenda applicando quello che è diventato ormai il motto della sua giunta: “Liquida et impera”. Come risolvere il problema dei rifiuti? Liquidando Messinambiente. Come risolvere il problema del trasporto pubblico? Liquidando l'Atm. Come risolvere il problema dei servizi informatici del comune? Liquidando Feluca. Nella vicenda Ponte ed opere connesse la firma di Buzzanca darebbe invece l'assenso a “liquidare” l'intero territorio, mettendo una pietra tombale sul presente e sul futuro di Messina».
SeL ritiene che se i rappresentanti degli enti locali non tutelano gli interessi dei cittadini, è necessario che siano gli stessi cittadini ad assumere tutte le iniziative per difendere in prima persona gli interessi della collettività. Per questo Sinistra Ecologia Libertà preannuncia l'avvio di una «nuova ed intransigente mobilitazione contro il Ponte sullo Stretto, promuovendo e dando sostegno ad iniziative che puntino a bloccare il devastante progetto del Ponte e che chiedano la messa in sicurezza dei territori ed il loro sviluppo a tutela degli interessi dell’area dello Stretto e della sua popolazione». Dopo le numerose manifestazioni intanto, la Rete No Ponte – Comunità dello Stretto organizza, venerdì 30 settembre alle ore 18.00, presso la Libreria Pickwick, un dibattito su: Alta velocità e ponte sullo stretto. Interverranno Ivan Cicconi, esperto di grandi infrastrutture e direttore dell’ AssociazioneNazionale ITACA (Istituto per la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) e Guido Signorino, docente di Economia Applicata presso l'Università di Messina e attivista No Ponte.