«Passi all’inizio del mandato attribuire alla precedente amministrazione la responsabilità dei problemi e delle difficoltà. Ma continuare a farlo a tre anni e mezzo dal proprio insediamento appare piuttosto infantile. Il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano interviene sulla “crisi” del Comune di Messina, in particolare sull’annuncio da parte del sindaco del rischio-dissesto e replica: «Quando lo scorso anno, la Cgil presentò un proprio Studio denunciando, dati ufficiali alla mano, la gravissima situazione finanziaria del Comune di Messina, il sindaco Buzzanca che ha sempre negato l’esistenza di difficoltà, ci rispose che quei numeri li avevamo presi su Marte. Oggi che il sindaco improvvisamente ha scoperto come stanno le cose verrebbe da chiedergli se per caso si è fatto una passeggiata su Marte anche lui».
«Quei numeri la Cgil -prosegue – li aveva resi noti proprio per sollecitare interventi in direzione del risanamento, della razionalizzazione, anche sulle Partecipate. Non certo quel disegno irrealizzabile e dannoso, che come sindacati giustamente e legittimamente abbiamo contrastato, di spezzettare le aziende cedendo ai privati i segmenti remunerativi e lasciando a carico della collettività solo i costi e le spese».
Oceano critica poi alcune pratiche che caratterizzano la gestione Buzzanca, a partire dall’ingente costo del Collegio di difesa del Comune. «La sensazione, poi, è che il sindaco Buzzanca non si comporti esattamente come il buon padre di famiglia risparmiando là ove possibile per non gravare sulle esigue casse comunali, ma non abbia perso occasione per nominare esperti e consulenti esterni, e incrementare il numero di avvocati che difendono il Comune e, spesso, anche lo stesso sindaco».
«A distanza di tre anni e mezzo dal suo insediamento- osserva Oceano- , il sindaco Buzzanca si assuma la responsabilità delle proprie scelte e del proprio operato, di quello che ha fatto e di quello che non ha voluto o saputo fare, e la smetta di scaricare su chi l’ha preceduto, sui sindacati e sul destino cinico e baro, la colpa della condizione di difficoltà e di degrado in cui si trova il Comune di Messina. Una condizione che la Cgil ha denunciato puntualmente, a partire dalla crisi economica e del lavoro fino alla questione delle partecipate, della messa in sicurezza del territorio, dei problemi legati ai trasporti e alle infrastrutture, formulando proposte, sollecitando interventi, rendendosi disponibile al confronto e al dialogo. Inutilmente».
“La situazione finanziaria del Comune di Messina non necessita altre parole o dilazioni – conclude quindi il segretario generale della Cgil provinciale-. Occorre piuttosto che sindaco e amministrazione intervengano subito, con senso di responsabilità e tracciando un percorso condiviso dalle forze sociali, per evitare danni maggiori e l’eventualità che i messinesi, oltre alla medicina amara per salvare il Paese, debbano assumerne anche per salvare la propria città”.