Ufficialmente si chiama Repubblica Democratica del Congo, ma di democratico in quello Stato dell'Africa Centrale che si estende dall'oceano Atlantico alle pianure dell'est e coincide per la maggior parte al bacino del fiume Congo, c’è poco o nulla. A pagare il prezzo più alto dell’assenza di democrazia è, ovviamente, la popolazione del luogo, costretta quotidianamente a subire violenze e repressioni. Nonostante le immense ricchezze presenti nel suo sottosuolo, la Repubblica Democratica del Congo e’ uno dei Pesi più poveri al mondo e per gli uomini e le donne di quella terra, che vivono una situazione di assoluta precarietà, non esistono diritti e tutele. Lo stesso vale per i bambini, a cui viene negato ogni elementare diritto, persino quello allo studio che, ancora oggi, alle soglie del 2012, rimane un privilegio di pochi . In questo triste scenario, da qualche anno, si inserisce l’opera di Padre Dominique, testimone diretto del dramma vissuto dai suoi fratelli congolesi e promotore, dal 2006, di due importanti iniziative, portate avanti insieme alla Chiesa di San Domenico di Messina e grazie al contributo solidale di tutta la sua comunità. Dal 2006 padre Dominique trascorre 2-3 mesi all’anno in riva allo Stretto con due obiettivi ben precisi: far conoscere i due progetti destinati a rendere un po’ più dignitosa la vita di almeno una parte dei congolesi; e raccogliere fondi , sensibilizzando i cittadini messinesi, sempre pronti ad aiutare chi ha bisogno.
Il primo progetto riguarda l’adozione a distanza, finalizzata a garantire ai bambini dell’area di Isiro/Viadana (nord est del Paese) la possibilità di frequentare la scuola, assistendoli concretamente con il pagamento di tasse, libri, corredo scolastico e prime necessità. Il secondo progetto riguarda la realizzazione di un Centro di sanita’ a Kpangi, a 10 km nella zona di Isiro, dove oggi manca qualsiasi tipo presidio sanitario. Alla costruzione di tale Centro, la cui struttura è in fase di ultimazione ma poi dovrà completata con strumentazione e attrezzature mediche, hanno partecipato alcune comunità di Messina, di Milazzo e di Guardavalle in Calabria. Fondamentale si è, inoltre rivelato il supporto fornito dall’associazione messinese “Terra di Gesù Onlus”, presieduta dal dottor Francesco Certo .Una volta ultimato, il Centro di sanità sarà guidato da Suor Marguerite, domenicana Congolese, che al momento sta frequentando il terzo anno del corso di laurea in medicina presso l’Università di Kisangani (distante ca 600km).
Entrambi i progetti sono già avviati e grazie alla solidarietà di molti hanno fatto registrare ottimi risultati. Ma si può, anzi si deve fare di più per quei bambini e per quella gente. Come ci dicono Padre Domiunque e Gioacchino Barbera (VEDI INTERVISTE VIDEO), che invitano i messinesi a recarsi alla Chiesa di San Domenico – sita all’incrocio tra viale regina Elena e via Manzoni – per saperne di più, verificare la validità dei due progetti e solo dopo donare un piccolo contributo. Un gesto di solidarietà e d’amore per quelle popolazioni, represse dalle autorità locali, sfruttate dalla nazioni ricche e dimenticate dai più. (DANILA LA TORRE)
PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A GIOACCHINO BARBERA: 347 71 23 484