La chiusura della campagna elettorale di Felice Calabrò porterà a Messina il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Mancano ormai davvero poche ore alla fine del tour de force che in questi giorni ha visto i due candidati alla poltrona di primo cittadino impegnati in una serratissima campagna elettorale in vista del decisivo ballottaggio di domenica e lunedì che, questa volta senza se e senza ma, darà alla città il suo nuovo sindaco. Felice Calabrò aveva anche convocato una conferenza stampa fissata per domattina alle 10.30 nel suo comitato elettorale di via Primo Settembre per le ultime riflessioni prima del silenzio elettorale che scatterà domani a mezzanotte, ma al momento la conferenza è stata annullata.
Alle 18.30 invece, come detto, l'arrivo a piazza Duomo di Matteo Renzi, che ha scatenato non poche polemiche. A sollevarsi contro la decisione del leader Pd di supportare la candidatura di Calabrò i due renziani messinesi che proprio dalla coalizione di centro-sinistra non sono stati tenuti in grande considerazione durante questa tornata elettorale. Francesco Palano Quero e Alessandro Russo avevano chiesto la riconferma come candidati alla presidenza di IV e V Circoscrizione che avevano amministrato in questi anni. La coalizione ha fatto altre scelte, loro hanno corso da soli, con il sostegno di Renato Accorinti e Cambiamo Messina dal Basso. In questi mesi, proprio sotto la bandiera renziana avevano avviato una battaglia di cambiamento e rinnovamento all’interno del Pd, durante le primarie in cui Renzi e Bersani si contesero la candidatura a Presidente del Consiglio lavorarono sodo in città per riuscire a dare anche da Messina un buon contributo. In quell’occasione il popolo pd messinese diede oltre il 60% delle preferenze a Bersani. Renzi però domani sarà a Messina, nonostante la sua corrente sia stata quasi sempre ignorata. Ieri Russo e Quero in conferenza stampa si sono detti esterrefatti, amareggiati, proveranno a spiegare al loro capo corrente cosa è accaduto a Messina nell’ala renziana, ma sono pronti a tirare le dovute conseguenze.
Da una parte del Pd dunque grandi polemiche per questa chiusura di campagna elettorale che soprattutto negli ultimi giorni ha lasciato da parte il bon ton delle prime settimane.
Felice Calabrò intanto continua a puntare la sua attenzione su quello che sarà il suo impegno a servizio della città. Oggi il candidato del centro-sinistra ha inviato una lettera alla Comunità scientifica ed universitaria messinese in cui sottolinea l’importanza della collaborazione che dovrà necessariamente svilupparsi tra Comune e Università.
“Lo sviluppo del nostro territorio dipende sempre di più dalla capacità di innovazione, di ricerca e di trasferimento delle conoscenze e delle tecnologia dal mondo scientifico al sistema produttivo. Un sistema che, nonostante l’impoverimento progressivo dell’economia reale, registra la presenza sia pur dispersa, frammentata, disordinata di diversi cluster produttivi. La città ed il sistema universitario in particolare, non possono rimanere estranee ai processi di innovazione e sviluppo che provengono da questi settori produttivi e rispetto ai quali Messina è chiamata a ritagliarsi non soltanto un ruolo di tipo amministrativo, ma soprattutto a divenire un centro strategico di elaborazione e di offerta di servizi pubblici e privati. La valorizzazione del capitale umano, il sostegno alle politiche di inserimento dei giovani e le politiche a sostegno della creazione di nuove imprese sono fondamentali per il rilancio del sistema economico. Le diverse iniziative di eccellenza promosse in questi anni dalla nostra Università (Distretti Tecnologici, i Distretti produttivi, le Piattaforme Tecnologiche) in settori ritenuti strategici dalla Comunità Europea (trasporti e mobilità, agro-alimentare, neuro oncologia) vanno sostenute e devono diventare gli assi portanti di uno nuova strategia di sviluppo per la città” scrive Calabrò. Da qui dunque l’obiettivo che si pone. “Sarà mio preciso impegno, nel caso in cui venissi eletto a guidare il Comune, coinvolgere il sistema universitario sia in fase di analisi e di progettazione nella predisposizione delle diverse misure a sostegno dello sviluppo che per l’attivazione degli strumenti finanziari che consentono, in sinergia con il governo regionale e nazionale, di concludere accordi di Programma che impegnano risorse finanziarie della Comunità Europea e dei Ministeri”.