"L'Ars chieda la sospensione del prelievo forzoso e salvi le ex Province con uno stanziamento straordinario"
Messina- Sull’agonia delle ex Province siciliane interviene il Movimento Liberi Insieme con una lettera indirizzata al presidente dell’Ars Miccichè e nella quale si definisce quanto sta accadendo un vero e proprio omicidio istituzionale.
“Il prelievo forzoso è solo la ciliegina su una torta di nefandezze istituzionali e legislative perpetrate a danno di tutta la Sicilia- scrive il capogruppo di MLI Roberto Cerreti nonché ex consigliere provinciale che proprio nei confronti della riforma Crocetta passò alle vie giudiziarie- Il Movimento contestò l’insana insana scelta giuridica di ridenominazione degli Enti provinciali in Città metropolitane e Liberi consorzi con l’eliminazione delle elezioni di primo livello. Adesso pur comprendendo il disagio di chi si ritrova ad amministrare un Gigante di Cartone, riteniamo che buttare la spugna equivalga a fare il gioco di chi ha determinato il disastro di questi anni e di questi giorni”.
Cerreti (attualmente nel cda dell’Amam) ricorda come dopo il flop della riforma Crocetta non si sia voluta recepire la Legge Delrio sulle ex Province perdendo così, proprio a causa della ridenominazione mai riconosciuta a livello nazionale, oltre un miliardo di euro di trasferimenti statali nell’ultimo quadriennio, per scuole, strade, servizi e più in generale per il bene della collettività.
“La risposta sta nell’arroganza e nell’ignavia di chi non ha ritenuto fondamentale, salvaguardare interessi democratici e partecipazione pubblica. Si è preferito sottomettersi a padroni occulti, utilizzando ogni tipo di sotterfugio per salvaguardare il proprio status, utilizzando come capro espiatorio le ex Province e mascherando le voragini debitorie rappresentate dagli enormi costi di indennità e benefit di parlamentari e governanti regionali e nazionali. In Sicilia mentre si abolivano le elezioni di primo livello nelle ex Province, l’Ars si concedeva il lusso, bleffando su un taglio alle proprie indennità, di approvarsi ben due adeguamenti Istat, aumentandosi di fatto gettoni e benefit che sono la vera causa dell’assassinio degli Enti intermedi. La presente vuole essere testimonianza vera di chi ha vissuto la Provincia Regionale di Messina, di chi conosce il valore e l’opera di quanto fatto sino a quella croce detta “Crocetta”, di chi è consapevole dell’impegno e del valore di ogni singolo impiegato e dei tanti sacrifici di chi come noi si è speso nei vari ruoli istituzionali dell’Ente a tutti i livelli, in rappresentanza dei 108 Comuni del nostro territorio e dei suoi abitanti”
L’appello del Movimenti Liberi Insieme è quindi al presidente dell’Ars Miccichè affinchè prenda posizione e provveda, in previsione della prossima scadenza della legge finanziaria regionale, ad uno stanziamento straordinario in favore degli Enti intermedi di pari importo rispetto al prelievo forzoso imposto dallo Stato, deliberando al contempo, un atto di indirizzo da inviare al Governo nazionale dove richiedere con forza la sospensione del prelievo forzoso per gli anni 2019 e 2020.
“Nel dichiararci convintamente al fianco del Sindaco De Luca in questa Sua “battaglia di dignità” per la Città Metropolitana di Messina, il Movimento Liberi Insieme aderirà e parteciperà con forza a tutte le iniziative di protesta e proposta che i nostri Sindaci porranno in essere, nella speranza di poter realmente contare sul sostegno di quell’Assemblea Regionale che sino al 2017, sicuramente non si è distinta in materia di politiche provinciali e salvaguardia delle sue istituzioni locali”.
