50 euro al giorno, ma anche solo per pochi minuti. I parcheggi in centro città a L’Aia, in olandese Den Haag, avranno presto un costo altissimo.
Sembra una follia ma in realtà c’è un obiettivo: ridurre il traffico “costringendo” i cittadini a parcheggiare più lontano e usare i mezzi pubblici, lasciando i parcheggi del centro solo a residenti e commercianti, che non pagheranno queste tariffe.
“Se ci si deve spostare sulle brevi distanze – ha detto Jurriaan Esser, portavoce dell’amministrazione locale, al The Guardian – il modo ideale per farlo sarà a piedi, con la bicicletta, con i mezzi pubblici e solo come ultima scelta con l’auto”.
Si tratta di un esperimento, questo sì, per valutare – riporta Il Post – se le misure saranno efficaci e potranno essere estese. I commercianti (in questo tutto il mondo è paese) hanno detto di temere di perdere clienti ma l’amministrazione va avanti per la sua strada.
Contrariamente all’amministrazione comunale di Messina, che da ieri ha riaperto al traffico appena 250 metri di isola pedonale sul viale San Martino, in accoglimento delle richieste di alcuni commercianti.
Messina e L’Aia sono distanti 2.300 km in termini geografici ma ancor più in termini socio culturali e per questo motivo il confronto regge poco. Ma se è vero che per migliorarsi bisogna guardare a chi fa meglio, ecco che in Olanda (come praticamente in tutta Europa) risuonano le stesse parole incluse anche nel Piano urbano della mobilità sostenibile di Messina: al primo posto pedonalità e ciclabilità, al secondo i mezzi pubblici, solo come ultima scelta l’auto. In questo c’è uniformità. Non c’è, invece, nei fatti, anche perché il trasporto pubblico di Messina (soprattutto per il tram mentre invece i bus vanno benino e molto meglio che in passato) è imparagonabile a quello olandese.
Non si può, però, aspettare che tutto sia perfetto. Le azioni di mobilità sostenibile, come pedonalità e miglioramento del trasporto pubblico, vanno promosse in contemporanea.