MESSINA – Maria Adelaide Babatunde, classe 1998 e nuova centrale di Akademia Sant’Anna, è la pallavolista nata più a sud d’Italia a far parte del roster di quest’anno. In passato ha giocato a Messina da avversaria ed è felice di essere tornate in una città che le ricorda la sua Gagliano del Capo in provincia di Lecce.
Al lavoro insieme alle compagne non vede l’ora di testare il lavoro svolto sin qui in palestra al prossimo trofeo Ponte di Legno che vedrà le atlete di coach Bonafede impegnate giovedì e venerdì contro Talmassons, neo promossa in Serie A1, e Trentino Volley, retrocessa in A2 la scorsa stagione.
I prossimi appuntamenti di Akademia nel calendario di amichevoli e test match di settembre saranno probabilmente tutti in casa. Prima le amichevoli con Melendugno e poi sembra essere saltato il quadrangolare “Ciociaria Volley” con le squadre che dovevano prendervi parte che si daranno appuntamento a Messina.
Notizie in casa Akademia anche a livello societario e federale con il presidente Fabrizio Costantino che è stato da poco eletto come consigliere nell’assemblea di Lega Pallavolo Serie A femminile, occuperà uno dei due scranni destinati alla Serie A2.
È l’unica del sud in squadra, cosa prova?
“È vero ed è un’emozione venire a giocare qua, in questo palazzetto ci ho già giocato e il calore dei tifosi si fa sentire quindi sono contenta di indossare adesso la maglia del Messina”.
Primi momenti qui ma non la sua prima esperienza isolana, come si sta trovando?
“La città è molto bella e mi ricorda molto casa, col caldo, il sole e il mare. Qui è un’isola, ma è sempre bello provare la sensazione di sentirsi a casa”.
In questo palazzetto enorme ci ha giocato e contro il pubblico caloroso, quest’anno sarà dalla sua parte.
“Ancora non ho avuto modo di conoscere personalmente i nostri tifosi ma anche sui social li sentiamo molto vicini. Tra meno di un mese inizia il campionato e li conosceremo da vicino”.
Come sta andando questa preparazione?
“Coach Bonafede pretende molto, ma stiamo iniziando a vedere delle note positive. Dovremo trovare la quadra tra noi in gruppo e con i palleggiatori. Quella è la parte più complicata, ma siamo sulla buona strada”.
Conosceva qualcuna delle sue compagne? Che gruppo siete?
“Ho giocato in passato con Caforio, il libero, e Modestino. Le altre sui campi le ho già incontrate e ci conosciamo più o meno tutte. L’affinità tra noi sta crescendo e siamo all’inizio, ma dentro e fuori dal campo l’unione del gruppo c’è”.
Adesso le amichevoli vi aiuteranno a capire il vostro livello.
“Avremo i primi test fra qualche giorno con squadre che sono di vertice e potremo confrontarci finalmente per mettere in campo quello che alleniamo tutti i giorni al palazzetto”.
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