Sicilia

Al processo Montante scoppia il caso Antoci, il botta e risposta e l’appello alla Meloni

CALTANISSETTA – Al processo sul sistema Montante in corso a Caltanissetta depone il ministro Musumeci e si apre il “caso Antoci”. L’ex presidente del parco dei Nebrodi ribatte: “Mai fatto parte di alcun cerchio magico”, e Ismaele La Verdera chiede l’intervento della presidente del Consiglio Meloni.

Musumeci al processo Montante

Nello Musumeci è stato ascoltato come testimone al processo con al centro l’ex presidente di Confindustria Sicilia. Parlando dei rapporti con l’ex senatore Giuseppe Lumia, il ministro alla Protezione civile ha risposto su quel che ha avuto modo di apprendere del così detto “cerchio magico” di Montante che ha definito “una sorta di loggia” dove “ognuno aveva un ruolo e tutti si lavorava per mantenere saldo il controllo del potere (…) politico ed economico curato dal senatore Lumia, perché Crocetta era una sorta di esecutore e il potere economico era curato da Antonello Montante”.

Fiumefreddo e Antoci nel cerchio magico

L’ex Governatore siciliano, rispondendo alle domande del pubblico ministero Davide Spina ha tirato in ballo altri due nomi noti nel messinese, che avrebbero fatto parte del cerchio magico: “..per un certo periodo anche Fiumefreddo (…)del cerchio magico faceva parte anche Giuseppe Antoci”. “Ho proceduto poi a rimuovere il dottor Antoci dal Parco dei Nebrodi”, ha chiosato Musumeci.

Mai conosciuto Montante

“E’ incredibile come Musumeci, invece di spiegare i reali motivi della mia rimozione mi citi in un contesto per me estraneo considerato che non ho mai conosciuto, incontrato, neanche per caso, né mai sentito il tono della voce di Antonello Montante, persona, ripeto, che non ho mai conosciuto”, ribatte Giuseppe Antoci.

Mai fatto parte del cerchio magico

“Io non ho mai fatto parte di nessun cerchio magico, vivo una vita complicata con l’odio addosso delle famiglie mafiose alle quali abbiamo tolto, con i fatti e non con le chiacchiere, milioni di euro. L’ho fatto dieci anni fa da Presidente di un Ente regionale trovato al collasso. Ciò mi è stato riconosciuto in Italia e all’estero. Evidentemente, così come da presidente della Regione Siciliana anche da ministro, Musumeci continua a rimanere, nella migliore delle ipotesi, disattento”, conclude l’ex presidente del Parco dei Nebrodi – Se Musumeci pensa di iniziare la sua campagna elettorale attaccando me, preoccupato della vicinanza dei cittadini siciliani alla mia azione e alla mia storia personale, sappia che io non indietreggerò di un passo soprattutto per tutelare la mia dignità”.

Intervenga Giorgia Meloni

La polemica accesa con le dichiarazioni al processo di Caltanissetta non sembra destinata a scoppiare come una bolla di sapone. In serata interviene il deputato regionale Ismaele La Vardera di Sud chiama Nord: “Ho letto con stupore le parole del ministro Musumeci che davanti ai Pm di Caltanissetta ha detto che “nel cerchio magico di Montante c’era anche Antoci e io l’ho rimosso dal Parco dei Nebrodi”.

“La storia di Antoci è nota a tutti, tranne che a Musumeci a quanto pare che con questa uscita cerca di “mascariare” la storia di un uomo che, fino a qualche giorno fa, grazie al suo protocollo di legalità, ha permesso arresti sulla mafia dei Nebrodi”, sostiene il vice presidente della commissione anti mafia all’Ars.