MESSINA – Aveva cominciato ad abbandonare Palazzo Zanca portando via lbri storici e legati alla storia del Pci. Ora la conferma del Tar di Catania: Alessandro Russo rimane fuori dal Consiglio comunale perché il ricorso è stato respinto. Così come viene confermato il premio di maggioranza consiliare, a sostegno di Basile sindaco, il Tribunale amministrativo regionale non ribalta il risultato elettorale del 12 giugno. L’ex consigliere ed esponente del Partito democratico aveva annunciato al nostro giornale l’intenzione di ricorrere: “Noi riteniamo che, una volta assegnato il seggio al candidato miglior perdente, in questo caso Maurizio Croce, non fossimo noi, l’altra coalizione, a dover perdere il seggio ma, al contrario, il centrodestra”.
L’intenzione è ora quella di continuare a far politica fuori dal Palazzo. E di condurre una battaglia al’interno del Pd e della sinistra per “cambiare un partito che non si intesta alcuna battaglia e non fa sentire la propria voce”, come ha spesso ripetuto.
Scrive Russo sulla sua pagina Facebook: “Il Tar di Catania non ha accolto il ricorso elettorale che ho presentato nello scorso mese di agosto. Ringrazio di vero cuore Antonio Saitta e Armando Hyerace che in questi mesi mi hanno splendidamente seguito, consigliato e rappresentato dinanzi al Tribunale. Hanno presentato un ricorso estremamente raffinato e accurato che purtroppo non ha superato il vaglio dei giudici amministrativi. Non è peregrino ricordare come io ritenga ancora oggi che la nostra linea sia totalmente valida e meritevole di ulteriori battaglie da portare avanti in sede politica. E che attengono alla illogica, distorta e biasimevole legge elettorale siciliana, frutto di equilibri politico-elettorali di convenienza del momento e che rendono la Sicilia l’unica regione italiana a non avere un procedimento elettorale chiaro, lineare e trasparente. Un procedimento che, subito dopo il voto, consegni un risultato definitivo e inattaccabile. Tutt’altro. La vigente legge elettorale dice tutto e il suo contrario”.
Annuncia l’esponente del Pd: “Il tema vera, al di là della mia posizione personale, è la qualità della democrazia in Sicilia. Nel frattempo, non smetto certo di fare politica. Ogni giorno è fuori dai palazzi che si deve costruire credibilità e serietà nel proprio operato. Io, i miei amici e compagni di sempre, i tanti giovani che fanno politica con me, tutti noi siamo abituati a fare politica così. E così continueremo a farla”.