Il ponte sul torrente Nisi non sarà demolito e ricostruito. Il viadotto che collega attraverso la Statale 114 Alì Terme e Nizza sarà ristrutturato e non più eliminato e sostituito da una nuova infrastruttura a valle, come precedentemente prospettato e progettato. La decisione fa seguito al parere negativo della Soprintendenza in merito alla costruzione del nuovo manufatto, finito nel mirino dei cittadini dei due centri interessati, i quali avevano anche raccolto le firme in calce ad un documento per evidenziare il devastante impatto ambientale.
Sul viadotto, considerate le condizioni di pericolo, al momento si circola a senso unico alternato con i disagi che ciò comporta. Il traffico veicolare è regolamentato da un semaforo. Non è la prima volta che il destino di quest’opera viene mutato. Soddisfazione è stata espressa dall’architetto Giovanni Garufi, il quale evidenzia “che siamo di fronte ad una vicenda paradossale che non avrebbe dovuto nemmeno avere inizio. Solo grazie alla mobilitazione dei cittadini di Nizza e Alì Terme – prosegue il professionista, in prima linea contro la realizzazione del nuovo ponte – si è anche impedita la distruzione di un bene storico e che si costruisse una viabilità pericolosa per il territorio”.
Il precedente progetto prevedeva la demolizione del “Tiro a segno”, l’opera di fino 900 alla quale fa riferimento Garufi “che comunque – chiosa – rappresenta per noi un pezzo di storia”. Già in precedenza gli amministratori avevano chiesto all’Anas di modificare il tracciato del nuovo viadotto. Adesso la decisione della Soprintendenza fa ripartire tutto da zero. Da anni, inoltre, si discute della realizzazione di una bretella provvisoria, alternativa al ponte, destinata ad accogliere il transito veicolare durante i lavori. Prima di demolizione, adesso di ristrutturazione. Comunque sia quest’opera dovrebbe essere realizzata per consentire la ristrutturazione e la messa in sicurezza del manufatto. Come peraltro avvenuto anni addietro per il viadotto tra Furci e Roccalumera.
Sui tempi di ristrutturazione non c'è nessuna certezza, anche perché per consentire i lavori sul ponte attuale bisognerebbe trovare una via alternativa per la viabilità. Ma una soluzione è necessaria ed è importante non perdere ulteriore tempo. "Solo adesso mettiamo la parola fine ad un’ipotesi di rifacimento di un ponte che ha trovato tante perplessità e contrarietà nella forze politiche e in tantissimi cittadini", ha dichiarato il segretario cittadio del Pd di Nizza Franco Parisi che ha anche ringraziato chi si è impegnato fattivamente per evitare una nuova costruzione. "Abbiamo perso tempo e speriamo che non si perda il finanziamento necessario perché ricostruire il ponte è una necessità per essere tutti più sicuri. Chiediamo ancora una volta alle due Amministrazioni – conclude Parisi – di incalzare gli Enti preposti al ponte per ottenere una soluzione definitiva nel più breve tempo possibile".