“I tempi di mia figlia vanno rispettati, non i miei. Va rispettata la necessità di darle un approccio didattico adatto alla sua età. Soprattutto non volevamo correre il rischio di portarla alla materna un giorno ogni 20, re-isolarla in caso di quarantene e febbri sospette, inseguire indicazioni di tamponi con temperature sui 37.5, vaccini anti influenzali. Insomma affrontare l’ultimo anno prima della scuola trasformando la sua vita in uno yo -yo. Questo è un modo per destabilizzare un bambino semmai….”.
E’ così che nella vita di Alice è arrivato il Bianconiglio, quello “strumento didattico” che, come nel racconto di Carroll la porterà alla scoperta del mondo e la preparerà alla vita ed alla scuola. Imparando a leggere, scoprire la natura e l’inglese, la geografia e i primi passi verso la scolarizzazione. Ma la materna di Alice non sarà la classica aula, perché i suoi genitori hanno scelto per lei l’homeschooling, l’educazione parentale. E non sono gli unici nell’Italia post lockdown. Eleonora e Jody sanno di non essere i soli a voler dare alla piccola Ali quest’opportunità, così, hanno creato ilbianconiglio.org, che è molto più di un blog perché è la finestra che il famoso coniglio bianco della fiaba di Lewis Carroll apre verso il Paese delle meraviglie, ovvero il mondo. Oltre al blog ilbianconiglio è su Instagram e su Facebook.
“Lo spauracchio di un nuovo crash e il timore di una frequenza intermittente a scuola ci hanno portati ad optare per l’educazione parentale- scrive Eleonora Urzì Mondo– Il lockdown ha posto in tanti davanti a un bivio, non fosse altro che perché l’incertezza della frequenza scolastica per via delle misure di sicurezza, tese a ridurre il rischio dei contagi, ci impongono di stravolgere le abitudini nostre e dei nostri piccoli dalla sera alla mattina. E allora perché non pensarci prima e organizzarsi per tempo? Questo è ciò che abbiamo voluto fare noi…”.
Il primo passo è stato cercare personale qualificato, che per fortuna hanno trovato nel vasto mondo parentale, ed hanno predisposto un piano fatto su misura per Alice, sui suoi tempi, la sua età, sul suo piccolo mondo che un paio di mesi fa è diventato stretto come un appartamento, senza parchi, senza amici se non attraverso lo schermo di un pc o di uno smartphone. Alice apprende a casa i primi passi verso la scuola ma, due volte a settimana avrà lo spazio per l’esperienza, quella della terra, delle stagioni che si alternano, quella dei giochi all’aria aperta. Nel mondo le esperienze di homeschooling sono diffuse e non ostacolate. In Italia la situazione è più complessa e meno nota. Migliaia di famiglie hanno in questo momento gli stessi dubbi, timori, speranze di Eleonora e Jody. Ma non sanno come muoversi.
“Vogliamo dire a chi sta prendendo in considerazione l’approccio da homeschooler: “Ehi, tu, sappi che non sei solo/a”, e mettere a disposizione di chi sia interessato tutte le informazioni sul piano che sviluppiamo e seguiamo, con la collaborazione di professionisti del settore dell’educazione infantile. Perchè la competenza è essenziale in ogni settore. Da qui la decisione di essere accompagnati da figure qualificate. Abbiamo iniziando prendendo informazioni, confrontandoci, pianificando le azioni da portare avanti. Siamo certi che, malgrado tutto e tutti, in tanti si troveranno costretti nei prossimi mesi a portare avanti misure non previste simili alla nostra”.
Il blog è on line dal 13 settembre e da subito sono state tantissime le domande, i commenti, le esperienze raccontate. Questi sono i casi in cui la rete è fonte di crescita e di cambiamenti positivi. Ecco che è emersa la voglia dei genitori di tenere per mano i propri figli e aiutarli nel momento più importante, quel passaggio al mondo dei “grandi” che in era Covid rischia di condizionare negativamente il futuro di queste generazioni. “Che fare se mio figlio ha un raffreddore?” “dovrà fare tanti tamponi?” “e se una maestra insegna in più classi?”. Oppure richieste d’informazioni: “Ho portato mio figlio all’asilo, ma è stato messo in quarantena preventiva perché una bimba è risultata positiva. Il 24 dovrebbe fare il tampone pur non avendo alcun sintomo, ed è un’esperienza che vorrei evitargli perché non necessario e stressante. Cosa posso fare?”
Eleonora sta raccogliendo tutte le FAQ in una sezione per poter fornire, attraverso chi ha la competenze, le giuste risposte ed informazioni. Le paure sono tante e le storie simili. L’invito è raccontare ogni tipo di esperienza, da ogni angolo del mondo, anche da parte di chi sta portando a scuola o all’asilo i propri figli.
“Abbiamo scoperto l’homeschooling, che è una pratica già adottata da oltre un migliaio di famiglie in Italia (e il trend è in forte crescita con specifico riferimento alla Sicilia e la Campania). Nel nostro caso si tratta di un percorso di prescolarizzazione ma sono oltre 1.500 i minori in età scolare che vengono educati a casa. Ci sono diverse declinazioni di questo percorso che è assolutamente legale. Gli homeschoolers non sono persone che scelgono questa strada per la paura di un virus o per fronteggiare l’emergenza di un momento ma famiglie che prendono una decisione precisa, in generale”.
Il nome del blog non è un caso. Per seguire il coniglio bianco, Alice si ritrova nel paese delle meraviglie. Proprio per aver dato seguito alla sua curiosità, disubbidirà, si allontanerà, sperimenterà e scoprirà. E da quell’istinto verrà fuori la più straordinaria delle avventure possibili: la scoperta del mondo!
“Siamo convinti che l’esperienza sia il modo migliore per apprendere; che per i nostri figli un’educazione fatta di stimoli e sostegno per le proprie attitudini sia più adeguata di protocolli stereotipati, regole imposte, nozionismo fine a sè stesso e tempi obbligati, immobili dietro banchi monoposto. Il Bianconiglio è un progetto che nasce dall’idea di condividere, con più persone possibili, le esperienze formative che da sempre viviamo a fianco della nostra bimba. Una serie di spunti utili a chi è alla ricerca di attività funzionali da svolgere e condividere con i propri bimbi”
Nel caso di Alice i genitori hanno avuto la fortuna di una rete parentale fatta di prof, ex docenti, pedagogisti ed è da loro che si sono fatti accompagnare in questo percorso. Alice studierà musica, prescrittura, prelettura, farà molta attività all’aperto, e vivrà il suo anno come tutti gli altri. “Alice non farà la materna a casa nel senso più stretto, le ho scelto un luogo diverso, il mio studio. Perchè deve avere il tempo dell’apprendere, quindi ogni mattina deve svegliarsi, lavarsi, vestirsi, prepararsi. E’ un approccio su misura ma la prepara alla scuola. Impara la geografia attraverso la pittura, legge e colora. Per noi poi l’approccio attraverso l’esperienza reale è fondamentale”.
Quanto alle elementari non è ancora tempo di pensarci. Forse proseguiranno con l’homeschooling o forse no. Intanto oggi Alice sta seguendo il Bianconiglio alla scoperta del mondo reale.
“Intanto abbiamo creato un blog e aperto dei canali su Instagram e Facebook per raccontare la nostra esperienza ed accogliere feedback dall’esterno, specie di chi invece vive questo momento da genitore di ragazzini tra i 6 e i 18 anni. Potremmo aggiungere il loro punto di vista le loro difficoltà e i loro consigli ai nostri. Se possiamo essere utili anche solo ad una persona o riusciamo a mettere in rete anche solo due famiglie che vogliono dialogare e scambiarsi info, per noi va bene: è esattamente il motivo per cui lo stiamo facendo. E’ la voglia di essere utile e “conoscere” punti di vista simili e anche no. Che si tratti di homeschooling o più semplicemente di come affrontare tutte le altre ore del giorno insieme ai nostri figli”
ilbianconiglio.org