Il sindaco metropolitano Accorinti prova a minimizzare il conferimento dell’incarico in posizione di vertice all’ex dirigente in pensione Antonio Calabrò dopo la nota di protesta della Funzione Pubblica Cgil che aveva contestato il provvedimento sia sotto il profilo della legittimità che su quello dell’opportunità (leggi qui).
“Si fa presente che questo Ente- si legge nella risposta a Crocè e Fucile- nell'ambito delle prerogative previste dalla legge, ha disposto in tal senso, avendone facoltà, come previsto dall'art. 6 D.L. n. 90/2014, precisato nella circolare n. 6 del 4/12/2014 e nella successiva Circolare n. 4/2015. A tal fine ha incaricato l'avv. A. Calabrò, fino al 31.12.2016 per garantire una continuità direzionale ai servizi finanziari e per supportare detti servizi nella definizione degli strumenti di programmazione in itinere, in un momento di grande difficoltà economica e di precarietà, in ragione del non definitivo assetto istituzionale delle Città Metropolitane”.
Secondo Accorinti quindi si tratta di un periodo transitorio e di un ruolo di supporto dovuto alla mancata copertura di ruoli dirigenziali a causa di una serie di ostacoli: “Questo Ente auspica di poter procedere in un'ottica di rinnovamento nella copertura dei posti dirigenziali resisi vacanti, indispensabile per garantire il buon andamento e l'espletamento efficace ed efficiente dei servizi. Si precisa che, ad oggi, detto processo appare di difficile applicazione per diversi fattori di natura legislativa e finanziaria che ne impediscono la fattibilità, di cui le organizzazioni sindacali sono pienamente consapevoli. Pur tuttavia questo Ente, nel prosieguo, non si precluderà ogni iniziativa utile per rendere funzionale l'attività della Città Metropolitana".
Stando quindi alle dichiarazioni del sindaco metropolitano l’avvocato Calabrò sarebbe in questo momento indispensabile per guidare il settore Affari Legali ed il suo ruolo, per il quale è previsto un rimborso spese mensile di 300 euro, sarà di affiancamento e non di coordinamento.