Il servizio di assistenza domiciliare anziani , finanziata con la Legge 328/2000, è a rischio. A lanciare all’allarme è il consigliere comunale Libero Gioveni, il quale in una interrogazione spiega che i lavoratori del Consorzio “SOL.CO” non percepiscono gli stipendi da 5 mesi.
“Da informazioni assunte dallo scrivente – si legge – risulta che esattamente dal 7 maggio 2015 questo servizio volto a garantire le funzioni di cura e assistenza alle persone anziane presso il proprio domicilio e finalizzato a rimuovere o prevenire situazioni di bisogno, emarginazione e disagio, viene svolto dal Consorzio “SOL.CO” che, per l’occasione, ha raggruppato le cooperative “Sviluppo solidale” e “Obiettivo Salute e Lavoro”, per un totale di circa 25 unità operanti.
Questo personale, che svolge un servizio agli anziani ad ampio raggio (dalla semplice assistenza alla ben più impegnativa igiene personale) – continua il documento – da ben 5 mesi non percepisce lo stipendio. L’ultima retribuzione, incassata di recente, è riferita allo stipendio del mese di settembre 2016.
Tale condizione deficitaria, come spesso accade quando in ballo ci sono dei servizi così delicati e indispensabili rivolti alle categorie svantaggiate, non sta comportando finora alcun pregiudizio al servizio, proprio perché i dipendenti del Consorzio hanno dimostrato e continuano a dimostrare quel grande senso di responsabilità che li ha sempre contraddistinti e che è proprio di chi è chiamato a svolgere un compito così delicato verso chi è più debole.
E’ pur vero, però – scrive Gioveni – che questo personale non riesce più a sostenere una situazione certamente incresciosa per la quale, tra l’altro, non si riescono a comprendere chiaramente i reali motivi che l’hanno determinata”.
Il consigliere comunale interroga il sindaco Accorinti, l’assessore ai servizi sociali e l’assessore al bilancio Cuzzola per conoscere “quali siano i motivi ostativi (tecnici o finanziari) che impediscono il regolare pagamento delle retribuzioni ai lavoratori del Consorzio “SOL.CO”;
quali iniziative intendano prendere per regolarizzare tutte le spettanze arretrate e per impedire che quanto finora accaduto non abbia più a ripetersi, nell’esclusivo interesse del mantenimento del prezioso servizio di assistenza domiciliare agli anziani”.