Dal 1 settembre sarà l’Inps ad accertare i requisiti d’invalidità civile per Messina e provincia con una serie di disagi prevedibili ed immaginabili.
A segnalare la problematica,dovuta ad un protocollo d’intesa tra la Regione e l’Inps,è la consigliera comunale Antonella Russo con una nota nella quale invita sia alla costituzione di un tavolo tecnico per fronteggiare le conseguenze che all’individuazione di possibili misure che attenuino i disagi.
Il 23 febbraio la Regione ha infatti sottoscritto un protocollo con l’Inps per l’affidamento delle funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile. L’intesa prevede che vengano affidate all’Inps le funzioni di accertamento e di rivedibilità dei requisiti di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, che prima erano di competenza delle Asp, relativamente alle città di Trapani, Caltanissetta, Enna e Messina. Dal 1 settembre anche a Messina cesseranno le competenze in materia di visita medico legale attualmente gestite dalle Asp.
Questo passaggio di attribuzioni dalle Asp all’Inps,sottolinea Antonella Russo, causerà non pochi problemi dal momento che tutti gli utenti dei 108 Comuni della provincia dovranno recarsi presso la sede Inps di Messina, attualmente ubicata in via Martinez. “Già oggi- scrive la consigliera- le visite di revisione per Messina si effettuano in via Martinez, ove non solo i locali sono inadatti allo scopo, ma lo è anche la strada adiacente al sito Inps, dove spesso le ambulanze devono fermarsi per far scendere i pazienti, bloccando il traffico veicolare, e ciò in presenza di un numero molto minore di visite rispetto a quello previsto a decorrere dal prossimo settembre. Pur presumendo che il sito destinato alle visite medico legali possa essere trasferito da Via Martinez alla sede centrale dell’Inps di via Garibaldi, si pongono ugualmente gravi problemi di viabilità e di tutela delle situazioni di handicap delle persone sottoposte a visita medico legale, che già sopporteranno svariate ore di macchina o di ambulanza per recarsi a Messina, potendo provenire anche dai più lontani comuni della provincia”.
Trattandosi di visite relative alle invalidità i disagi saranno notevoli per soggetti disabili provenienti dai 108 comuni tenendo anche in considerazione alcuni problemi rilevati dalla Russo come la mancanza di stalli per disabili che dovranno essere realizzati in via Garibaldi, davanti all’ingresso della sede provinciale dell’Inps; la mancanza di aree di sosta che consentano il parcheggio di almeno 5 ambulanze contemporaneamente; la mancanza di scivoli per disabili che consentano l’accesso alla sede centrale dell’Inps (attualmente sede di una piazzetta tematica, cui si accede superando il gradino di un marciapiede); il notevole afflusso di macchine che percorrono giornalmente la via Garibaldi, in un tratto interessato anche dallo sbarco dei crocieristi, e dalla presenza di numerosi uffici che comportano l’accesso di centinaia di utenti al giorno (Palazzo Zanca, uffici del Catasto e dell’Inail, ecc.).
“Si prevede che da settembre verranno effettuate in città circa 1.700 visite medico legali al mese– continua la consigliera- il che significa che nella sede Inps di Messina saranno effettuate oltre 100 visite medico legali al giorno, alle quali occorre aggiungere anche quelle che l’Inps da sempre effettua a titolo di prestazioni previdenziali proprie (assegno/pensione inabilità, ecc.), con la conseguenza che ci saranno oltre 100 pazienti al giorno che, provenendo dai 108 Comuni della Provincia, saranno accompagnati (a seconda della gravità delle loro condizioni) o da ambulanze, o da accompagnatori con diritto di parcheggio nelle adiacenze dell’Inps provinciale”.
Alla luce di questi numeri la Russo chiede ad Accorinti, nella qualità di massima autorità sanitaria cittadina e responsabile del buon funzionamento dei pubblici servizi e della pubblica viabilità, di attivare un tavolo tecnico con il Direttore provinciale dell’Inps, con il Direttore Generale dell’Asp, con le Forze di polizia cittadine, con i rappresentanti delle maggiori organizzazioni di disabili cittadine, con i movimenti a tutela dei diritti del malato per adottare le soluzioni logistiche, viarie e di tutela alla incolumità ed alle condizioni di salute dei soggetti disabili (oltre che malati di patologie oncologiche ed altre ugualmente altamente invalidanti) che, provenendo anche da luoghi molto distanti hanno diritto di tutela.
La Russo sottolinea l’urgenza del provvedimento e invita “il Direttore Asp, affinchè si possa richiedere, come soluzione alla problematica, anche una sorta di convenzione con le sedi decentrate dell’Asp, al fine di consentire ai medici Inps di effettuare le visite degli utenti che provengono dai Comuni più lontani dalla città, di recarsi in tali sedi, al fine di scongiurare i gravissimi effetti negativi sulla loro salute, che possono essere causati da viaggi così lunghi e disagevoli al fine di sottoporsi ad una visita medica, propedeutica al riconoscimento di una prestazione di invalidità civile”.
Rosaria Brancato