Il sindaco Giuseppe Buzzanca corre, l’ingegnere capo del Genio civile, Gaetano Sciacca, rallenta ed alza il freno a mano. L’improvvisa accelerazione impressa ai lavori degli svincoli Giostra- Annunziata dal primo cittadino, nonché commissario delegato con poteri speciali, appena rinnovati sino al 31 luglio, non poteva non provocare la reazione di chi in questa vicenda non è solo spettatore, ma soggetto direttamente coinvolto, perché così prevede la legge.
Alla notizia dell’avvio dei lavori di montaggio del giunto (vedi articolo correlato), che dovrà unire il vecchio viadotto Ritiro alla rampa degli svincoli, in via Aurelio Saffi è suonato allarme rosso e per un motivo molto semplice: le operazioni sono iniziate nonostante manchi ancora il parere tecnico del Genio civile, che potrà essere reso solo dopo un’attenta valutazione della relazione del Dipartimento di Ingegneria civile, proprio in questi giorni impegnato ad elaborare i calcoli statici del viadotto in base alle indagini sperimentali fornite dalla Sidercem.
La fuga in avanti di Buzzanca non è piaciuta per niente a Sciacca, che ha quindi deciso di inviare una nota alla direzione tecnica del Consorzio autostrade, all’Anas, al sindaco e, per conoscenza, al prefetto Alecci , al comando di polizia stradale, all’impresa “Svincoli Messina”. Nel documento, l’ingegnere capo invita il Consorzio autostrade siciliane, di cui è stato commissario per un breve periodo, «ad esperire dei sopralluoghi al fine di chiarire la natura dei lavori che si stanno per intraprendere sui viadotti e riferire allo scrivente».
I “chiarimenti” richiesti da Sciacca potrebbero sembrare un pretesto per innescare nuove polemiche con Buzzanca, con il quale i rapporti sono tutt’altro che idilliaci, ma in realtà trovano “giustificazione” nella nota inviata al Genio civile dagli uffici tecnici del Cas, che – nell’informare sui restringimenti adottato sino al 30 luglio – sottolineava al contempo come «ogni variazione e modifica strutturale dovrà essere autorizzata nei modi nei tempi previsti dalle norme, dai soggetti da queste individuate».
Sciacca, dunque, non ha alcuna intenzione di derogare ai compiti che attengono al suo ruolo istituzionale. Raggiunto telefonicamente, non nasconde inoltre di mal sopportare «atteggiamenti sprezzanti delle regole». Il riferimento è, ovviamente, a Buzzanca, al quale dice ancora «in gioco ci sono aspetti sismici: esistono responsabilità che non possono essere scavalcate. Il sindaco pensa di poter fare con i poteri speciali ciò che vuole, ma non è così». (Danila La Torre)