MESSINA – Più che una conferenza stampa, è diventata un’animatissima assemblea no ponte a Torre Faro. Protagonisti i deputati Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, rispettivamente co-portavoce di Europa Verde e segretario di Sinistra italiana. Avs, Alleanza Verdi Sinistra ha ribadito la sua opposizione alla grande opera. Per Bonelli, “il ponte è un furto di risorse al sud. Se gli italiani potessero esprimersi sarebbero contrari”. Nel corso dell’incontro coordinato da Alessandra Minniti (Verdi), sono intervenuti, tra gli altri, il segretario regionale di Sinistra italiana Pierpaolo Montalto, il segretario regionale verde Mauro Mangano, il segretario generale della Cgil di Messina Pietro Patti e l’ex sindaco Renato Accorinti.
“Ribadiamo il nostro no al ponte sullo Stretto, un’opera inutilmente dispendiosa. Porteremo in Europa una visione di sud innovativa che metta al centro giustizia sociale e ambientale”, è stato sottolineato dai leader di Avs. In un intervento appassionato, Fratoianni ha messo in evidenza: “Senza la resistenza e la mobilitazione della comunità messinese, oggi noi non saremmo qui. Siamo al fianco del popolo messinese in questa battaglia di civiltà. Si tratta di uno scempio gigantesco sul piano ambientale e paesaggistico, di un furto di risorse pubbliche ai danni dei cittadini siciliani, del sud e dell’intero Paese”.
Ha insistito Fratoianni: “Si punti qui sulle infrastrutture, a partire dalle ferrovie. Io e Bonelli siamo appena tornati dalla missione internazionale al valico di Rafah per dire basta alla carneficina a Gaza. Ieri eravamo in piazza con migliaia di persone. Oggi siamo invece qui e lo ribadiamo: quelle risorse andrebbero investite in tutt’altra direzione. Questo è un Paese ammalato e non solo perché le ferrovie in Sicilia non funzionano. Non solo perché non ci sono strade e per arrivare dall’uscita dell’autostrada a qui a Torre Faro ci ho messo quasi di più che ad andare dall’aeroporto di Catania a Messina. La domanda sorge spontanea: quando avranno fatto questo ponte, le macchine che sfrecciano sul ponte, poi, che faranno quando saranno arrivate qua?”.
Ha annunciato invece Bonelli: “Stiamo lavorando a un’integrazione dell’esposto alla Procura della Repubblica sulle procedure. Ancora oggi non abbiamo la relazione sull’aggiornamento. Con un pool di legali valutiamo se adire al Tar. Inoltre, in base al dato di programmazione economica europea, sappiamo il vero costo dell’opera. Lo troviamo sul Def, Documento di economia e finanza: 13,5 più 1,1. Ovvero, 14,6 miliardi di euro. Io martedì sarò a Bruxelles per consegnare ai vari dipartimenti segnalazioni ed esposti. Già l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) era intervenuta in merito alla direttiva sulla concorrenza. E abbiamo un governo che non risponde alle domande dei parlamentari, con sei richieste. La gara che fu fatta era di 3,9 miliardi di euro e ora siamo a 14,6. Se qualcuno ritiene che questo non sia una violazione della direttiva europea lo deve dire l’Unione europea. Non Salvini”.