Pur tenendo presente che le allerte meteo vanno sempre rispettate, e che sono sempre meglio cento allerte sbagliate che una allerta non data per tempo, bisogna tenere in considerazione che in Sicilia c’è una grave “anomalia”. Non esiste un Servizio Meteorologico operativo, tanto che le allerte meteo spesso vengono emanate su analisi previsionali provenienti da fuori regione, da chi ovviamente non conosce né la composizione orografica, né la miriade di microclimi che costellano l’isola.
Per questo motivo si riscontrano notevoli difficoltà, visto che qui non si ha consapevolezza di cosa sia una sala previsionale o suii briefing meteorologici che dovrebbero svolgersi quotidianamente, in qualsiasi contesto meteorologico, specie nel momento in cui si deve emettere una allerta per criticità di tipo idrauliche e idrogeologiche. Un esempio lampante è stato fornito dalla giornata di oggi. Nella riviera jonica, con 0 mm di pioggia e con previsione modellistica tutt’altro che scoraggiante si sono chiuse un po’ troppo frettolosamente le scuole. Mentre a Messina, pur sapendo dell’arrivo di normalissime piogge autunnali ad intermittenza, le scuole sono rimaste, giustamente, aperte.
Il problema è che poi, in giornate molto instabili, come potenzialmente è quella di sabato 3 dicembre, invece di una allerta arancione potrebbe essere emanata una allerta gialla. in Sicilia purtroppo il processo decisionale sulle allerte non passa dal meteorologo o dal tecnico meteorologo di turno, competente per l’area. E ovviamente i sindaci, gravati di pesanti responsabilità, si devono adeguare alle allerte meteo che arrivano dal centro regionale. Si spera quanto prima che venga migliorato questo approccio con cui vengono elaborate le allerte, anche in base a una nuova suddivisione delle zone di allertamento, più congrua rispetto alle realtà microclimatiche di una regione molto complessa (orograficamente parlando) come la Sicilia.
Questi disguidi possono risolversi solo con la creazione di un ente meteorologico regionale, autonomo, capace di fornire previsioni e informazioni meteorologiche, sia al Dipartimento regionale di Protezione Civile sia alla cittadinanza, ai sindaci e agli enti locali. I principali vantaggi derivanti dai prodotti di un servizio meteorologico sono traducibili in vantaggi di tipo sociale, quando le previsioni diventano una risorsa da utilizzare tanto nella prevenzione di possibili evoluzioni meteorologiche, quanto nella programmazione di interventi mirati a limitare gli effetti di tali evoluzioni, se giudicate potenzialmente dannose per l’incolumità della popolazione o per attività lavorative che verrebbero colpite.
La conoscenza di probabili danni causati da eventuali fenomeni atmosferici può consentire, primariamente, l’offerta di una maggiore sicurezza per i singoli individui, e più in generale un risparmio di risorse ed una migliore gestione di tutte quelle attività che possono essere influenzate dallo stato del tempo: come la produzione di energia, i trasporti, le attività agricole e di allevamento.