“Una bomba ecologica pronta a scoppiare”. Carmine Scarpati, vice presidente consigliere del II quartiere, non usa mezzi termini nel denunciare lo stato di totale abbandono del torrente San Filippo. “Già in passato – scrive in una nota – i naturali del villaggio hanno pagato con enormi sacrifici e, in alcuni casi, anche con la vita”.
L’aumento delle piogge, l’intensificarsi delle allerte meteo che , in questi giorni, stanno coinvolgendo l’intera provincia di Messina spingono interi quartieri e villaggi a ribellarsi e chiedere con vigore interventi immediati.
“Non vorrei essere catastrofico – scrive ancora Scarpati – però i fatti mi portano ad esserlo. Basta guardarsi attorno, lo spettacolo è sconfortante: carcasse d’auto abbandonate, materiale inerte e di risulta, suppellettili vari, formano addirittura delle montagne”.
Preoccupazioni e timori che interessano anche la situazione delle autostrade, con particolare attenzione per le rampe ed i ponti della Me-Ct “quasi a contatto con i letto del torrente”.
Evitare che si ripeta una “tragedia annunciata” è, quindi, ciò che viene chiesto con vigore. “Purtroppo il torrente S. Filippo – si loegge ancora – smette di avere la sua funzione naturale per diventare la pattumiera di chiunque desideri sgombrarsi delle cose inutili. Il problema è stato trattato in consiglio e fatto presente all’assessore al ramo ma ad oggi non si è avuta nessuna risposta. Intanto gli abitanti dei villaggi limitrofi al torrente sperano solo che non si formi la solita bomba d’acqua, oggetto di catastrofi e smottamenti”.
V. Crocitti