“Qui, oggi, siamo chiamati a decidere se le incongruenze rilevate in alcune dichiarazioni sono da attribuirsi a incomprensioni ed errori o ad altro. Questa non è una decisione che può essere demandata alla responsabilità di un solo assessore o della commissione. Io penso che gli errori siano quelli di persone semplici poco abituate al lessico proprio di certi documenti burocratici, e vorrei uscire da qui con il consenso alla pubblicazione della graduatoria”. Questo l'appello che l'assessore all'urbanistica e risanamento Sergio Se Cola ha rivolto alla presidenza del Consiglio Comunale e ai capigruppo riuniti nell'Aula Consiliare. Presente alla riunione il sindaco Renato Accorinti.
Il problema da risolvere riguardava la pubblicazione della graduatoria per la concessione degli alloggi popolari. La commissione ha lavorato alacremente per stabilire ed accertare i punteggi per ogni famiglia accolta in graduatoria, ma sono sorte delle criticità per quanto riguarda alcune delle dichiarazioni pervenute, in cui diversi dati non sono risultati coincidenti con le successive verifiche da parte del Comune. Per questo qualcuno aveva denunciato nei giorni scorsi la presenza di dichiarazioni mendaci e proprio a sfatare questo mito è servita la riunione tra giunta e capigruppo di questa mattina. Hanno convenuto sul fatto che sia eccessivo parlare di “dichiarazioni mendaci” sia l'assessore De Cola che il presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile – che ha dichiarata “secondo me prima di parlare di falso bisogna valutare il contesto sociale” – optando piuttosto per considerare le imprecisioni frutto di errori dovuti più al contesto culturale che alla malafede. In sintonia con quest'analisi si sono dichiarati i rappresentanti dei diversi gruppi consiliari. La graduatoria verrà, dunque, pubblicata con la possibilità di effettuare entro trenta giorni un ricorso amministrativo per coloro che non si riterranno soddisfatti.
Quello che emerso, nella riunione di stamattina, è stata anche la consapevolezza che ormai non si tratta più di un discorso incentrato sulle baracche e il successivo risanamento, dal momento che l'emergenza abitativa è un problema che affligge tutte le città d'Italia.
“Per affrontare questa emergenza – ha spiegato l’assessore De Cola – ci stiamo muovendo a livello locale interloquendo con lo Iacp; sul piano regionale, con la trasferta a Palermo del responsabile del dipartimento patrimonio; e nazionale, con una lettera scritta dal Sindaco al Ministero. Nel frattempo stiamo mettendo in campo un confronto con altre città, dal momento che ha ragione il consigliere Abate quando dice che l’emergenza abitativa non è solo di Messina ma di tutta Italia. Diciamo che rientriamo in una brutta media nazionale. Per soffermarci sulla graduatoria, il problema più grosso è che abbiamo riscontrato diverse imprecisioni, che come la presidente Barrile ritengo siano dovute alle condizioni sociali che hanno reso ostica la comprensione di un testo di suo non facile”.
Fumata bianca, dunque, per la pubblicazione della graduatoria. L'unico a sollevare dei dubbi, inizialmente, il capogruppo del PDL Trischitta, a cui ha risposto direttamente il Presidente Emilia Barrile: “Le domande sono state tutte controllate. Nessuno sta autorizzando cose imparziali”. Una cosa è certa: la graduatoria pubblicata è quella accertata. “iper-controllati” soprattutto i primi cinquanta risultati aventi diritto. La nota dolente, in tutto questo, al momento, sono gli alloggi popolari a disposizione: non più di otto, almeno finora.
La dilagante crisi economica aggrava in tutta Italia il problema dell'emergenza abitativa, dal momento che sono sempre di più i cittadini che si ritrovano nell'impossibilità di corrispondere alla quota mensile d'affitto. Sul fronte cittadino si è attivato un movimento che ricalca quello che rivendica il diritto alla casa per tutti, creatosi a Roma e promotore della manifestazione del 19 Ottobre. Sensibile alle problematiche sociali che accompagnano in modo imprescindibile il problema abitativo in tutte le sue forme e declinazioni, l’assessore ai servizi sociali Nino Mantineo ha chiesto alla Prefettura di bloccare gli sfratti.
Una sintesi della difficile situazione è stata offerta a conclusione della riunione dal sindaco Accorinti: “Questi sono, argomenti delicati che investono situazioni terribili. Queste scelte vanno condivise. Il punto è definire la graduatoria, ma abbiamo presunto che non c’è malafede. Ci impegniamo per il futuro a dare un maggior aiuto a compilare le domande. Le case a disposizione sono poche ma intanto quelle che ci sono le possiamo dare subito”. (Eleonora Corace)