Coordinamento delle forze coinvolte e rapidità d’intervento. Sono le note positive dell’esercitazione “rischio idrogeologico 2013”, organizzata ieri dalla protezione civile ed emerse grazie al report conclusivo delle simulate operazioni di emergenza.
Memore delle situazioni di eccezionale criticità già affrontate da alcune zone della nostra città in occasione delle intense precipitazioni atmosferiche degli scorsi anni e consapevole del mai sopito rischio idrogeologico cui Messina è costantemente soggetta, la Protezione civile ha deciso di ricreare – per lo meno immaginariamente – quegli stessi frangenti di urgenza per testare l’idoneità di mezzi e strutture a far fronte in maniera efficace agli straordinari eventi alluvionali.
Coinvolti nell’iniziativa quattro istituti scolastici, anch’essi portati a fare i conti con un’ipotetica alluvione che avrebbe interessato – secondo il piano della simulazione – le valli contigue dei torrenti di Bordonaro e Cumia causando l’isolamento della scuola di via I Molino, l’interruzione della strada Cumia Inferiore – Cumia Superiore e una colata nell’abitato di Bordonaro, nei pressi ella piazza.
Notevole il dispiegamento di forze nell’approntare i soccorsi che si renderebbero necessari nella scongiurata ipotesi in cui si dovesse realmente verificare un fenomeno alluvionale di questa entità. Tramite la squadra speciale di intervento fluviale SAF, il Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco ha allestito le operazioni di raggiungimento della scuola per mezzo di un gommone. La Croce Rossa ha invece simulato la propria attivazione ai fine di portare assistenza alla popolazione. Anche il servizio del 118 non ha mancato l’occasione di testare tempestività ed efficienza del proprio intervento, formando un’unica squadra di soccorso assieme ai Vigili del Fuoco per consentire al proprio personale sanitario qualificato, di raggiungere l’edificio e prestare i primi aiuti.
Eccellenti presenze alla prova pratica anche l’associazione di volontariato “Mari e Monti” che ha gestito le idrovore messe a disposizione dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile Servizio di Messina e ha simulato il trasporto di famiglie evacuate nella palestra di Mili, individuata come centro di temporanea raccolta dei residenti sfollati.
Il Comune di Messina ha poi provveduto a saggiare i mezzi d’opera atti alla movimentazione di fango e frane, eseguendo così interventi lungo tutta l’asta torrentizia.
Presenti anche geologi e ingegneri, chiamati a testare l’agibilità di otto degli edifici idealmente coinvolti dallo smottamento, compilando le relative schede AEDES.
L’esercitazione è stata diretta da un esperto del commissario straordinario del Comune, l’ingegnere Antonio Rizzo che ha potuto contare sulla cooperazione dello staff della Protezione Civile, della Polizia Municipale e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile. (Sara Faraci)