Due giorni di consiglio provinciale straordinario hanno portato ad una definizione chiara sull’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”. Oltre ai consiglieri e ad alcuni rappresentati della giunta Ricevuto, hanno partecipato i sindaci ed i consiglieri dei comuni interessati, i tecnici della Terna S.p.A., i rappresentanti delle associazioni e comitati che si oppongono all’attuale progetto. Dopo l’introduzione dei consiglieri Palermo (Idv), primo firmatario della richiesta di convocazione del Consiglio, e Galluzzo (GdL), sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni: padre Trifirò, parroco di Archi (San Filippo del Mela) e presidente dell’associazione T.C.S. di Pace del Mela, che ha puntato l’indice sul problema della salute dei cittadini colpiti da malattie tumorali; Nino La Rosa per l’associazione I Cittadini di Villafranca Tirrena, ma anche in rappresentanza del Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno, che ha dichiarato che “le popolazioni non sono informate sull’elettrodotto perché Terna ha preferito dialogare solo con le amministrazioni”; Salvatore Chiofalo di Sinistra Ecologia e Libertà e Angela Musumeci Bianchetti per l’Associazione Tudirda ed il comitato Cittadini Pacesi per la Vita. Si è quindi sviluppato un ampio dibattito, durante il quale diversi consiglieri èrovinciali hanno espresso in maniera ferma la contrarietà all’attuale progetto: i consiglieri hanno chiesto espressamente che la Provincia si faccia garante di una conferenza dei Servizi che ridiscuta l’intero progetto. Oltre alle prese di posizione vocali, l’aula ha anche approvato una mozione per chiedere l’accertamento dell’efficacia degli atti sottoscritti da Provincia e Comune con Terna e per l’indizione di un referendum
I tecnici della società che gestisce la rete elettrica in Italia ha invece fatto capire chiaramente che non farà passi indietro sull’attuale progetto, redatto dopo cinque anni di contrattazione e già approvato da apposito decreto regionale. Non accetterebbe quindi un nuovo iter che si aprirebbe con la proposta di modifiche, alle quali dovrebbero seguire il rilascio di ulteriori autorizzazioni. L’atteggiamento non è però piaciuto ai rappresentanti del territorio, tanto che Ricevuto si è espresso in termini piuttosto vivaci, parlando di “spocchiosa arroganza” di Terna. Il presidente ha assicurato che si avvierà al più presto un tavolo tecnico-legale per studiare tutte le forme che consentano di riaprire le procedure di contrattazione con Terna coinvolgendo anche il prefetto di Messina, considerato che nel dibattito è emerso anche un allarme sanitario per la frazione di Passo Vela di notevole rilievo, e una questione di ordine pubblico per le forme in cui potrà sfociare la protesta.