Alta velocità sulla linea ferroviaria che collega Messina, Catania e Palermo. Un ammodernamento della rete siciliana di cui si parla da anni ma, finora, rimasto solo sulla carta. Stavolta, ad annunciare che l’alta velocità in Sicilia si farà è stato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Durante la conferenza stampa convocata dal premier per illustrare il Decreto semplificazione, Conte ha elencato i progetti e gli investimenti pronti per le infrastrutture italiane. E la rete veloce tra Palermo, Messina e Catania sarà tra i primi cantieri a partire dopo l’approvazione di “Italia Veloce” nel “decreto semplificazioni” da parte del Governo. Da palazzo Chigi il premier ha spiegato che la direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina sarà in gara già questa estate, perché ritenuta fondamentale e non più rinviabile.
Tra le opere strategiche scelte dal Governo ci sono “la Salerno-Reggio Calabria, la Pescara-Roma, la Pescara-Bari, la Venezia-Trieste, la Gronda, la Ionica, l’ampliamento della Salaria, la Pontina”. Un totale di 130 cantieri pronti ad aprire in tutta Italia con nuove procedure appunto “semplificate” per far ripartire l’Italia dopo l’emergenza Coronavirus.
Ma qual è il progetto dell’alta velocità in Sicilia? In realtà si tratta di un ammodernamento della rete attuale e non di quell’alta velocità che corre al nord e che si misura in km orari.
“Le opere strategiche del progetto Italia veloce per la Sicilia hanno il sapore della solita minestra riscaldata. La velocizzazione del triangolo Palermo – Catania – Messina è un progetto buono per tutte le stagioni, adesso rilanciato dal governo Conte, ma che ha avuto molti padri in Sicilia, dal governatore Crocetta all’attuale Musumeci e a Roma dalla cura del ferro dell’ex ministro Del Rio al famoso più recente sblocca cantieri” commenta Michele Barresi, segretario Uiltrasporti Messina. Il sindacalista spiega che la realtà è ben lontana dagli annunci e ci parla di opere solo parzialmente finanziate ed in molti casi neppure partite, come il raddoppio della linea Fiumefreddo – Giampilieri in esecutivo ma in ritardo cronico di esecuzione. “Per chi poi non si ferma agli spot occorre precisare che non si tratta dell’alta velocità del centro nord Italia dove si viaggia oltre i 300 km orari, ma di linee sotto i 200 Km orari.
Di fatto, se e quando avverrà, il futuro ferroviario disegnato per la Sicilia prevede di passare dalla serie C ferroviaria alla serie B, per fermarsi tristemente a fondo classifica delle regioni italiane”. Uiltrasporti pone la lente su un dato: «Per chi ama non fermarsi agli annunci, per il “triangolo ferroviario” tra le tre città metropolitane della Sicilia non è previsto alcun progetto per il raddoppio di circa 90 km di linea tra Messina e Palermo, che rimarrà per oltre un terzo a binario unico, come ad inizio secolo scorso. E si continuerà a viaggiare alla velocità media inferiore di 100 km orari. In Sicilia da decenni in realtà solo i proclami continuano a viaggiare ad alta velocità».