Se per l’assessore Nino Mantineo e l’amministrazione Accorinti la ricetta per salvare e rivoluzionare i servizi sociali messinesi è stata data durante gli Stati generali che la scorsa settimana si sono svolti al Palacultura, c’è chi fin dall’inizio ha contestato questo modus operandi e ha scelto di non partecipare. Tante sono state le critiche, sia durante i mesi che hanno portato agli Stati generali, sia subito dopo, tutte unite da un unico filo che porta alla poca concretezza e alla scarsa attenzione su quelli che sono i veri bisogni del territorio messinese, soprattutto in considerazione del fatto che in ballo ci sono i diritti di fasce deboli della popolazione che continuano a soffrire carenze croniche e inefficienze che ad oggi non sono ancora state superate e che difficilmente troveranno soluzione immediata adesso che gli Stati generali si sono compiuti.
Sempre in prima linea nel fronte del no è stata CittadinanzAttiva che fu tra i primi a bollare questa idea dell’assessore Mantineo, definendo gli Stati generali come “una grande mistificazione”. Anche oggi CittadinanzAttiva boccia sonoramente quanto prodotto dai tavoli e dagli incontri che sono culminati nelle due giornate della scorsa settimana, ricche di buoni propositi e impegni ma poco incisive sul piano della concretezza, su cosa bisognerebbe fare fin da subito per dare alla gente le risposte che merita. Durissimo il nuovo affondo che arriva da CittadinanzAttiva.
“L’inutile passerella sui servizi sociali che temevamo si è concretizzata ed è nato il tanto strombazzato nuovo Welfare del Comune di Messina basato sul nulla. Infatti il duo Accorinti-Mantineo ha respinto gli auspici dell’Arcivescovo, della Caritas, della Consulta dei Laici, della CISL, dell’ORSA, del Comitato Consultivo Aziendale dell’ASP, di CittadinanzAttiva e di tanti altri con cui venivano invitati a porre al centro della politica dei Servizi Sociali gli ultimi, gli affamati, i senza fissa dimora, coloro che sono morti per il freddo e che la Comunità di S. Egidio ha voluto ricordare, con una messa, allo Spirito Santo. Mantineo ed i suoi fidati collaboratori, insensibili a fronte delle richieste di coloro che non erano in grado di pagare le bollette della luce, dell’acqua, del gas, che non sapevano come mangiare e dove dormire, hanno deciso di proseguire sulla strada, tanto vituperata a parole, di coloro che c’erano prima”.
Per tutti questi motivi, spiegano l’ex esperta dimissionaria Angela Rizzo e Nino Quartarone, CittadinanzAttiva, con il suo segretario regionale Giuseppe Greco, vuole proporre un’alternativa. E’ stata chiesta la collaborazione della Caritas Diocesana, delle associazioni di volontariato, delle Organizzazioni sindacali, dei consiglieri comunali e dei tanti uomini e donne di buona volontà, che nella nostra collettività sono ampiamente presenti, ad assumere tutta una serie di iniziative per ripensare servizi sociali a misura d’uomo, secondo il documento approvato dalla Direzione regionale di CittadinanzAttiva il 14 marzo 2014.
Vogliono coinvolgere chi ha deciso di non sposare gli Stati generali ripartendo dalla base, dai pilastri su cui si dovrebbe posare l’organizzazione di un settore tanto delicato. “Se si vogliono garantire efficienti servizi sociali si deve porre il servizio alla persona al centro di qualsiasi attività, rispettandone la dignità e rispondendo ai suoi bisogni, senza tuttavia sottovalutare il diritto al lavoro di coloro che operano nel settore”. Ricordano anche che in quello stesso documento si invitava a tener conto di tutte le altre emergenze, purtroppo ben presenti sul territorio, ma fin qui non prese nella dovuta considerazione dall’Amministrazione Comunale e che attendono, ancora, concreta risposta.
F.St.