MILAZZO – Segnalazione al numero WhatsApp 366.8726275: “Buonasera. Ho appena letto ” La spiacevole sperienza di una messinese al Pronto Soccorso ” e vi voglio segnalare che purtroppo anch’io ho subito un trattamento simile al P.s. dell’ospedale di Milazzo il 21 agosto scorso. Solo perché avevo ingenuamente dichiarato di avere avuto un banale incidente domestico circa 36 ore prima mi veniva assegnato, in modo sbrigativo, il codice verde. Sono stata visitata ” solo ” nove lunghe ore dopo e ho atteso piegata in due su una scomoda sedia, quasi sempre circondata da tanta gente che talvolta inveiva contro il personale sanitario e senza un minimo di aria condizionata malgrado l’afa insopportabile”.
Continua la cittadina: “Un paio di volte mi sono educatamente avvicinata allo sportello per chiedere quando sarebbe arrivato il mio turno e sempre mi rispondevano che ero la prima dei codici verdi ma la precedenza era dei gialli: peccato che questi ultimi non finivano mai! E meno male che, credo, ci siano stati pochissimi codici rossi o forse nessuno… non so”.
E ancora: “Al terzo tentativo di richiesta di visita perché mi sentivo peggio e stavo per vomitare, finalmente mi veniva assegnato il codice giallo. Per farla breve, la diagnosi: due costole fratturate. E potrei ancora aggiungere tanti spiacevoli e assurdi particolari di questa vicenda che mi fanno vergognare di vivere in Sicilia, malgrado la mia fierezza di essere meridionale. Lascio a voi ogni ulteriore commento… Purtroppo, mio malgrado, oggi ai giovani dico e lo ripeto anche ai miei figli: chi può, fugga. Via, via da qui, poveri noi! Grazie per l’attenzione”.
Quale lezione trarre da quest’ennesima testimonianza? BIsogna affrontare il tema delle assunzioni, data la carenza di personale, e serve una svolta per liberare i Pronto soccorso grazie alla cosiddetta sanità territoriale. O, con un necessario impulso regionale, la politica decide di cambiare il modello sanitario, o situazioni come queste continueranno a essere all’ordine del giorno.