«Siamo i dipendenti della cooperativa Ecotourist che ha ricevuto l'appalto per la gestione dei parcheggi dell’ospedale Papardo. Siamo sospesi e di fatto senza lavoro e senza retribuzione, ma non sappiamo il perché. Nonostante un contratto firmato e l'avvenuto collaudo dei sistemi di gestione, la direzione del Papardo si accontenta di questo stato di cose: parcheggi selvaggi, aree verdi sporche e incolte, parcheggiatori abusivi. Vorremo solo capire perché ancora oggi, dopo sei mesi dalla firma del contratto e con l'impianto installato, noi non possiamo andare a rendere il nostro servizio alla struttura ospedaliera, agli utenti e alle nostre famiglie portando uno stipendio».
E’ la lettera che tre lavoratori hanno deciso di scrivere nella speranza che queste loro parole possano finalmente smuovere una situazione ferma da più di sei mesi e da cui dipende anche il loro lavoro. Sono tre dipendenti della cooperativa che ha vinto l’appalto della gestione dei parcheggi all’interno dell’ospedale Papardo. Una vicenda che in questi mesi ha scatenato una pioggia di polemiche proprio per la scelta dell’ex manager di istituire questi stalli a pagamento all’interno dell’area ospedaliera, con i sindacati di categoria sul piede di guerra per tutelare soprattutto il personale dipendente che si è trovato a fare i conti con un numero di parcheggi gratuiti insufficiente rispetto al numero dei dipendenti dell’azienda ospedaliera.
I tre lavoratori però non vogliono entrare nel merito di queste vicende. Loro sono l’altra faccia della medaglia, aspettano e non sanno se e quando potranno lavorare. Gianluca, Alfio e Mauro hanno deciso di scrivere questa lettera dopo aver letto di un episodio di cronaca che ha visto protagonista un parcheggiatore abusivo proprio all’esterno dell’ospedale, segnale evidente della totale anarchia che regna al Papardo.
«Noi vorremmo solo iniziare a lavorare e vorremmo far comprendere all’azienda che il servizio che siamo pronti a renderà potrà portare solo benefici agli utenti ma anche al personale. Ricordiamo che si tratta di un appalto già affidato, abbiamo anche già fatto delle attività, come l’installazione delle barriere automatiche e la pulizia di alcune aree verdi totalmente abbandonate, c’è stato anche il collaudo e dunque potremmo iniziare già da domattina».
Francesca Stornante