Dal viale Annunziata al viale Gazzi, quasi 8 chilometri piani di linea tranviaria serviti in maniera accettabile. Per quanto i mezzi siano pochi e la frequenza migliorabile, il vero problema delle linee Atm riguarda i bus molto più che i tram. Ecco allora che il consigliere comunale Libero Gioveni propone la sua ricetta per incrementare il servizio soprattutto nelle periferie e, contemporaneamente, dare una mano al traffico cittadino.
L’idea è semplice: al momento alcuni autobus effettuano un percorso parallelo distante pochi metri dalla linea tranviaria, in alcuni casi addirittura adiacente. In queste situazioni, il trasporto in tram è chiaramente più conveniente perché in sede dedicata non incontra il traffico automobilistico. Gli autobus in centro, allora, dovrebbero servire esclusivamente per i collegamenti a pettine, spostando tutti i capolinea alla base dei viali cittadini per effettuare i percorsi mare-monte e viceversa: Gazzi, Europa, Tommaso Cannizzaro, Boccetta, Giostra e Annunziata. Viali che potrebbero essere collegati tra loro anche a monte, tramite la circonvallazione. Gli autobus rimanenti andrebbero spostati nelle periferie, specie nelle zone rimaste sprovviste di servizio pubblico a causa della cronica carenza di mezzi.
E' comunque un provvedimento che, finora, è stato talvolta realizzato, pur se solo parzialmente. La linea 79 (nella foto), ad esempio, che collega il centro città con la riviera nord, parte dal Cavallotti solo nelle prime ore del mattino fino alla corsa delle 7.55, in quelle dalle 13.30 alle 14.15 e in quelle delle 16.40 e delle 17.30. Tutte le altre partono dal capolinea nord del tram. Ed esistono altri esempi simili.
Gioveni propone anche l’istituzione di un nuovo biglietto della validità di due ore e dal costo di 1 euro e 50 centesimi, per incentivare il doppio utilizzo bus-tram, visto che i 90 minuti del biglietto da 1 euro e 25 centesimi potrebbero non bastare. “Auspico – conclude il consigliere – che in questa fase di estrema confusione che regna all'Atm per il noto processo di riorganizzazione aziendale dal quale ne dipenderà il futuro, una simile proposta possa essere concretamente valutata dall'assessore Cacciola e dal commissario Manna per offrire agli utenti, di cui molto spesso ci si dimentica, un servizio migliore a garanzia del loro sacrosanto diritto alla mobilità urbana”.