Nuova smentita alle dichiarazioni del commissario straordinario del Comune, Luigi Croce. Dopo quella dei due dirigenti dell’area economico-finanziaria Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo in merito ai conti comunali ed al presunto debito dell’ente, pari secondo Croce a 500 milioni di euro, arriva la smentita o se si preferisce la precisazione del commissario liquidatore dell’Ato3, Michele Trimboli, sul “Piano di rientro dal debito”, tirato in ballo dal reggente di palazzo Zanca nel corso dell’incontro con i sei candidati a sindaco.
Secondo Croce, l’incremento dei debiti del Comune da 392 milioni di euro a 492 milioni di euro dipende non solo dalla differenza di 80 milioni di euro tra la massa debitoria quantificata (200 milioni di euro) e quella per cui è stata prevista la copertura( 120 milioni di euro) ma anche dalla mancata approvazione del suddetto piano di rientro dei debiti con l’Ato da parte della Regione. Croce ha parlato di una cifra complessiva di 20 milioni di euro, ma Trimboli spiega che i debiti del Comune dell’Ato sfiorano invece i 30 milioni di euro, precisamente euro29. 677.553,09. Il commissario liquidatore dell’Ato chiarisce, inoltre, che « la delibera con il Piano di rientro, istruita dal dirigente alle società partecipate Antonino Cama e firmata dal commissario Croce non può essere vagliata dalla Regione perché non è stata ancora esitata dal Consiglio comunale, in quanto il commissario- nell’assestamento di bilancio – ha tolto 2,4 milioni di euro per la copertura dei costi del 2012».
«Da un lato, dunque, l’amministrazione ha approvato il piano, dall’altro non ha ottemperato», il commento polemico di Trimboli, che ha voluto dire la sua anche in merito al balletto di cifre sulla situazione debitoria del Comune così come rappresentata da Croce: «I debiti non possono lievitare, sono sempre quelli. Al massimo si può dire che non c’è la copertura economica».
Tornando all’Ato3 , che è ciò che interessa maggiormente il suo commissario liquidatore , ecco il dettaglio dei crediti vantati dalla società d’ambito fornito da Trimboli: 7, 4 milioni di euro sono i crediti correnti da dicembre ad oggi , peraltro riconosciuti dal commissario con l’approvazione dei piani finanziari 2012 e 2012 attraverso due diverse delibere, a cui vanno aggiunti 20,6 milioni di euro di crediti al 31/12/2011.
«Queste cifre – spiega Trimboli – dovrebbero essere nelle casse dell’Ato3 ed invece non sono nella nostra diponibilità. Se lo fossero, oggi non saremmo nella situazione d’emergenza in cui ci troviamo ed avremmo i soldi per pagare i fornitori ed adempiere ai nostri obblighi». Insomma, con quei 30 milioni di euro che l’Ato avanza dal Comune, in questi mesi anzi in questi anni si sarebbe scritta tutta un’altra storia sui rifiuti e sul complesso sistema che gira intorno a questo settore, compresi i difficili (per usare un eufemismo) rapporti con Messinambiente . (Danila La Torre)