La famiglia ha prestato il consenso alla donazione degli organi di Mario Angioletti, l’operaio messinese di 35 anni morto in ospedale a Palermo dopo un incidente sul lavoro. Grazie a Mario, che lascia moglie e due figli, qualcun altro riacquisterà la speranza di poter vivere. La famiglia aspetta ora di accompagnarlo per l’ultimo viaggio, quando potranno essere celebrati i funerali.
Intanto oggi gli arbitri siciliani scendono in campo col braccio listato a lutto per ricordare il 35enne, componente della sezione messinese dell’Associazione Italiana Arbitri.
L’elettricista è caduto da un’altezza di oltre 4 metri mentre operava su un ponteggio, in via Ugo La Malfa a Palermo. Il cantiere era a servizio della ristrutturazione di un immobile di Poste Italiane. Le sue condizioni sono apparse subito disperate ai soccorritori del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale Villa Sofia, dove è rimasto giorni in coma, in Neuro Rianimazione.
Ore e giorni di angoscia e attesa, per la famiglia di Faro Superiore, che ha atteso dietro la porta del reparto nella speranza di una buona notizia. Buona notizia che però non è arrivata. Dopo aver lottato tra la vita e la morte, ieri per Mario è stata dichiarata la morte cerebrale.