Politica

Amam, Cerreti: “Non è Atm il più grande debitore. Iacp deve pagare più di 10 milioni”

Nella lotta contro i morosi e gli evasori Amam, nei giorni scorsi il sindaco De Luca ha puntato il dito contro Atm. L’azienda trasporti sarebbe il “debitore più consistente e più moroso dell’Amam”. E avrebbe bollette non pagate per 1.180.000 euro. C’è però chi storce il naso. E dice che le cose non stanno esattamente.

Iacp moroso

E’ Roberto Cerreti, ex Cda Amam, insieme al suo movimento Liberi Insieme. Cerreti spiega che da un’analisi attenta e che gli avrebbero dovuto consegnare emerge che lo IACP è il debitore più imponente di Amam con importi dovuti alla società che sembra superino abbondantemente i dieci milioni di euro. Debito questo che corrisponde a un enorme nocumento in termini di crediti vantati dalla società, in quanto determinano annualmente una mancata entrata in continua evoluzione, considerata l’inerzia dei due Enti protagonisti e del Comune di Messina nel tentare di trovare una soluzione.

Danno erariale?

«Stranisce il paradosso della mal gestita situazione debitoria di Iacp in Amam nel silenzio più assordante di un Amministrazione comunale che, evidentemente, sconoscendo la vicenda o per non urtare la sensibilità di un grande bacino elettorale, non ha mai tentato di sanare una voce di bilancio che inevitabilmente prima o poi, alla stregua dei crediti sciaguratamente prescritti e che si prescriveranno da qui al 31 dicembre 2019 per mancata interruzione dei termini, attireranno l’attenzione della Corte dei Conti per ipotesi di danno erariale.

Mai censiti

Sembrerebbe, infatti, che la maggior parte delle palazzine costruite dall’Istituto Autonomo Case Popolari a tutt’oggi usufruisce di contatori cantiere o di zona per l’acqua a carico dell’Istituto. E mai sono stati posti in essere provvedimenti per montare contatori nelle palazzine o individuali, facendo sì che migliaia di messinesi, un numero enorme di consumatori mai censiti, non abbiano ricevuto nell’arco dell’ultimo ventennio, mai né una bolletta né una richiesta di pagamento per il consumo idrico.

Purtroppo la problematica legata ai servizi degli alloggi popolari dello Iacp fa emergere anche un altro inquietante dato. Cioè la fragilità dell’attuale amministrazione comunale e di Cateno De Luca nei rapporti politici ed istituzionali sia a livello regionale che nazionale».

Stessa cosa a Palermo, ma…

Cerreti spiega che nella stessa situazione si è ritrovato lo Iacp di Palermo. Debitore di diversi milioni di euro nei confrionti di Amap, la società di distribuzione acque del capoluogo. Con la differenza che l’ingerenza politica del Sindaco Orlando ha fatto sì che nella finanziaria 2019 nell’art. 79 della legge n.8, venissero previsti 7,5 milioni per riappianare i debiti contratti tra l’Istituto palermitano e la società di distribuzione acque.

«Questo fa emergere in maniera chiara e nitida la distrazione di De Luca sulla vicenda Iacp. Molto probabilmente evidenzia anche la sua impotenza o ignoranza sulla tematica rispetto ai colleghi palermitani. Considerato che neanche un emendamento su tale criticità è stato presentato a suo tempo dal suo “delfino” in Ars.

Auspichiamo che il Sindaco possa approfondire la vicenda. Serve consapevolezza reale da parte sua e dei suoi amministratori sulla situazione creditoria di Amam e su coloro che sono i grandi debitori della società. E’ necessario per intraprendere i giusti percorsi amministrativi e contabili che scongiurare per il futuro interventi delle Autorità di controllo preposte e blocchino questa importante emorragia debitoria di Iacp».

F.St.