MESSINA – Dal primo intervento del 17 novembre prossimo a fine 2026, Messina vivrà “una nuova stagione di cantieri, che creeranno disagi ma ci porteranno all’obiettivo”. E l’obiettivo, in questo caso, è l’acqua h24, come hanno spiegato il sindaco Federico Basile, l’assessore Francesco Caminiti, il direttore generale Salvo Puccio e la presidente di Amam Loredana Bonasera, insieme agli altri membri del Cda dell’azienda. Sono stati illustrati, infatti, i progetti che riguarderanno la rete idrica, i serbatoi e varie infrastrutture e che dureranno quasi 3 anni, con una spesa di 70 milioni di euro (a cui se ne aggiungeranno altri da nuove linee di finanziamento).
Nel 2019 l’ex sindaco Cateno De Luca aveva fatto lo stesso annuncio: acqua h 24 entro tre anni.
Dopo il primo distacco del 17 novembre, gli altri saranno il 15 dicembre, il 13 gennaio, il 16 febbraio, il 15 marzo e il 5 aprile. “Oggi vogliamo comunicare la strategia complessiva e le azioni saranno messe in campo per l’obiettivo finale, arrivare all’acqua h 24 – dice il sindaco Basile -. Oggi la città ha un numero di cantieri discreto, secondo alcuni eccessivo. A questi si aggiungeranno quelli di Amam. Dal 17 novembre inizieremo con la prima azione di sostituzione della condotta del Fiumefreddo. Così inizierà una stagione di distacchi programmati, che comunicheremo via via”.
Poi il lungo intervento della presidente Bonasera: “Questi progetti sono partiti nel 2019, con l’obiettivo di avere acqua h 24 entro il 2026. L’investimento è di circa 70 milioni e altri finanziamenti li avremo dal Pniissi, il Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico. Nel 2021 è partito il progetto sulla vulnerabilità del Fiumefreddo e i lavori si chiuderanno entro il 2024. Il 17 novembre distaccheremo il Fiumefreddo per 24 ore e saranno sostituite alcune apparecchiature. Sono circa 300, da novembre ad aprile ne cambieremo circa il 30 per cento. Il 17 novembre il disservizio interesserà quasi tutta la città e cercheremo di limitare i disagi. Saranno fatti 9 interventi, tra pozzetti di sfiato e di scarico da sostituire. I distacchi saranno fatti ogni mese, a breve daremo anche informazioni su come supportare i cittadini in quelle ore”.
Bonasera prosegue: “Ci sono anche altri lavori, come il serbatoio Montesanto. Con la demolizione di un serbatoio mai messo in funzione, perché non potevano essere utilizzate queste vasche. Al loro posto ci sono due vasche da 2.500 metri cubi ciascuna. Sarà una riserva per la città. Abbiamo sottoposto a finanziamento con il Pniissi l’ampliamento del progetto. Il fine lavori è per il 2024″.
E ancora: “Un altro progetto riguarda la ricerca idrica. Si concentrerà sul potenziamento delle risorse. Sono in programma tre nuovi pozzi a Briga e già il prossimo mese dovremmo iniziare. Tra gli altri interventi ci sono opere di manutenzione dei serbatoi e delle condotte, anche alle sorgive San Rizzo e piccoli interventi tra Mili San Pietro e San Marco. L’obiettivo è superare il deficit strutturale e recuperare risorse”. Fondamentale anche “l’anello Mangialupi, dove stiamo sostituendo valvole e saracinesche. È un progetto pilota che ci permetterà anche di monitorare le perdite per intervenire subito. Ormai è sul finire, dovremmo farcela entro dicembre”.
Poi il Pnrr: “Siamo stati gli unici in Sicilia a essere ammessi. Andremo a sostituire tutta la rete terziaria. Si partita a gennaio 2024. Sono circa 20 milioni e si completerà tutto entro il 2026. Saranno interventi coordinati anche con altri progetti. Le perdite saranno ridotte del 15 per cento. I cittadini verranno informati sulle varie zone coinvolte via via”. C’e anche un progetto di Amam da 608mila euro che “riguarda il collegamento tra il Montesanto e Torre Faro. Strategicamente questi interventi si inquadrano in un sistema che ci porterà all’acqua h24. Sono tutti pensati per un obiettivo finale”.
Sei, invece, i progetti con il Pniissi, per quasi 40 milioni di euro, scaduto ieri e in attesa di approvazione. Riguardano efficientamento o ampliamento dei serbatoi cittadini. “Nessuno è stato in condizione di presentarsi esclusa Amam”, ha spiegato il direttore generale Salvo Puccio. E ha aggiunto: “Abbiamo i requisiti e realisticamente abbiamo buone possibilità di avere questo finanziamento”. Di seguito l’elenco dei progetti:
Basile poi ha concluso: “Faremo un calendario per la cittadinanza con le azioni in programma. Molti dei lavori sono già in corso, altri partiranno da gennaio come quelli del Pnrr. I cantieri sono scomodi e creano disagio, ma daranno un servizio migliore e e nel caso dell’erogazione idrica saranno fondamentali. Sappiamo cosa fare, spenderemo 70 milioni solo sull’idrico, senza parlare del fognario. Alla cittadinanza diciamo chiaramente che apriremo una stagione di lavori che porterà disagi, ma l’obiettivo è quello di portare l’acqua h24 nelle case”.